07 dicembre 2004
Poliposi nasale
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02 dicembre 2004
Poliposi nasale
Poliposi nasale dopo aver effettuato una tac. Il referto cosi' dice : Sono state ottenute scansioni assiali e ricostruzioni coronali delle fosse nasali e dei seni paranasali. La parte posteriore della fossa nasale sinistra è ampiamente occupata da un voluminosa formazione polipoide la cui origine e individuabile nella coda del cornetto medio. Il polipo nasale è lateralmente a contatto del forame sfenopalatino, protude in basso nel meato inferiore e dorsalmente nella coana e nel caco rinofaringeo. Ispessiemnti plurifocali a carattere polipoide, ma di minori dimensioni, si segnalano a carico del cornetto medio di destra, di numerore cellule etmoidaili anteriori di entrambi i lati, della mucosa nasale dei meati superiori e dei seni mascellari. I consigli sulla terapia da seguirie sono discordanti : chi ci consiglia di effetuare intervento chirugico, chi invece una terqapia farnacologica. Siamo un po' confusi. Avendo mio padre 62 anni essendo in buona salute Cosa consigliate di fare: La terapia chirurgica e nel caso in cosa consiste, o una terapia farmacologica e nel caso, quali farmaci consigliate? Vi ringranzio per la vostra attenzione al nostro problema.Risposta del 05 dicembre 2004
Risposta a cura di:
Dott. FRANCESCO GEDDA
Dal referto riportato il caso non sembra una Poliposi etmoido-nasale classica, ma semplicemente un polipo a partenza dal cornetto (o turbinato) medio oppure un polipo antro-coanale (entrambe patologie verosimilmente benigne). A giudicare dall'esame radiologico, sembra indispensaile un intervento chirurgico di exeresi, che l'esame endoscopico potrà dire se possibile in anestesia locale o generale. In qualunque caso è indispensabile una visita ORL portando con sè anche le lastre TAC.
Dott. Francesco Gedda
Medico Ospedaliero
TORINO (TO)
Risposta del 07 dicembre 2004
Risposta a cura di:
Dott. LORENZO BETTONI
L'intervento chirurgico è indicato. Poi per evitare le recidive è necessario indagare in ambito allergologico e verificare le terapie eventualmente assunte: una terapia mirata consentirà poi di inibire le recidive.
Cordialità
Dott. Lorenzo Bettoni
Medico Ospedaliero
GAVARDO (BS)
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