Il potenziale nascosto nel diverso
Diversamente da un lento processo di sedimentazione delle conoscenze, il progresso è una realtà dinamica che scaturisce dal confronto e dalla confutazione di teorie nel corso della storia. Molti dei fondamenti scientifici odierni sono il risultato di un lungo processo di ipotesi, teorie, esperimenti e correzioni, mossi dal desiderio di comprensione dei meccanismi del reale.
L'autismo è stato al centro di un'intensa stagione di studi, durante la quale molti pregiudizi e molti concetti sono stati affrontati e superati sullo sfondo di una crescente presa di coscienza riguardo un fenomeno con sempre maggiore incidenza.
A partire dal "boom" degli anni '90, viene infatti testimoniato un progressivo aumento nel numero dei bambini affetti da autismo, o come è più corretto dire nello spettro dell'autismo. Tale aumento, inizialmente imputato a improbabili teorie complottistiche, con i vaccini a fare da capro espiatorio, si scoprì essere collegato non tanto a una reale recrudescenza o epidemia di una patologia infettiva, quanto piuttosto a una maggiore accuratezza della diagnostica e delle capacità di riconoscere il fenomeno. Molti adulti scoprirono di rientrare nello spettro autistico, riuscendo a trovare una spiegazione a molti dei comportamenti eccentrici della loro infanzia.
NeuroTribù di Steve Silberman tenta di affrontare l'evoluzione del concetto di neurodiversità, emblematico nel nuovo e diverso approccio verso l'autismo: non più un'aberrazione o un errore dato dai mali del mondo moderno ma una differente predisposizione neurologica, una visione differente del mondo che porta lo sviluppo di particolari capacità a scapito di altre, data da un'imprevedibile variazione del genoma umano. Il concetto che sta più a cuore all'autore, sviluppato tramite un'esposizione squisitamente narrativa, è la valorizzazione del potenziale: ogni bambino nello spettro dell'autismo ha capacità particolari e uniche, che necessitano di comprensione e supporto nello sviluppo.
Non solo la storia di Leo Kanner e di Hans Asperger, pionieri dello studio sull'autismo, ma anche la quotidianità dei genitori nel tentativo di comprendere e affiancare i figli nel difficile percorso della comprensione di sé, delle proprie differenze ma anche dell'innegabile potenziale: sbalorditive capacità matematiche, capacità di memorizzare enormi quantità di dati, interesse per il funzionamento di meccanismi e sistemi elettronici sono alcune delle piccole eccentricità che, se supportate, possono aiutare a trovare il proprio posto in una società bisognosa di un profondo cambiamento culturale. Lo studio parte infatti dal gruppo di geniali "geek" della Silicon Valley, eccentrici e rivoluzionari, quasi una tribù accomunata da straordinarie abilità creative e tecniche e i cui componenti hanno sofferto l'emarginazione fino a quando non hanno trovato il modo di mettere a frutto le proprie singolari capacità.
Tramite i racconti, Silberman ci mostra gli individui, nello sforzo di "andare al di là delle categorie diagnostiche e cercare invece le persone", tentando di guidarci al contempo attraverso la storia della formulazione del pensiero scientifico.
Steve Silberman
NeuroTribù
I talenti dell'autismo e il futuro della neurodiversità
Edizioni LSWR, pp.544
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