Bimbi ammalati, meglio attendere e tenerli a casa

25 maggio 2011
Aggiornamenti e focus

Bimbi ammalati, meglio attendere e tenerli a casa



Tags:

La frequenza con cui i bambini si ammalano dall'inizio della scuola d'infanzia o nei primi mesi di frequenza al nido, fanno parte del percorso di sviluppo del loro sistema immunitario e non è così negativo, sostengono i pediatri della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). Le infezioni, infatti, creano una risposta immunitaria persistente e duratura, per cui, dopo queste fasi della vita in cui si ammalano spesso, in seguito i bambini risultano immuni e possono affrontare indenni le stagioni a rischio, frequentando senza problemi la scuola dell'obbligo. «È come se l'organismo dovesse pagare un pegno all'inizio per poi costruirsi un corredo immunitario importante e necessario per il futuro» spiega Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps. Va inoltre sottolineato che le malattie più comune nelle comunità infantili sono di origine virale per almeno l'80%, e quindi non necessitano di cure antibiotiche specifiche, motivo per cui la Sipps ribadisce l'importanza di evitare la corsa ai farmaci come sistema di difesa del bambino «Se è vero che le malattie infantili guariscono da sole, senza particolari cure, è nostro compito tranquillizzare i genitori nel non pretendere medicine per guarigioni veloci e immediate dei loro figli» precisa Leo Venturelli, componente del direttivo Sipps «Un comportamento di attesa, responsabile, legato ai consigli che inevitabilmente il pediatra darà loro, mette al riparo da un eccessivo ricorso ai farmaci, ma anche dal mantenere l'attenzione giusta ai problemi di salute del bambino». In tal modo si lascia all'organismo del bambino la risposta migliore alla malattia, garantendo un'alimentazione giusta, ricca in frutta e verdura, uno stile di vita sana, evitando la riammissione rapida in collettività dei figli: «Per questo servirebbe anche una tutela maggiore della famiglia, in particolare della madre, nell'ambito della previdenza sociale» conclude Venturelli



Salute oggi:

...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa