Calo della mortalità per tumore, grazie a terapie e prevenzione

Negli ultimi 20 anni «c'é stata una progressione costante verso un sempre maggiore calo dell'indice di mortalità per tumori». Lo ha sottolineato il presidente dell'Associazione italiana dell'oncologia medica (Aiom) Carmelo Iacono, commentando il dato sul calo del tasso di mortalità pari ad un -17% negli ultimi due decenni reso noto ieri dal presidente dell'Associazione americana di oncologia, George Sledge. Il dato relativo al drastico calo di mortalità per cancro, ha detto Iacono in questi giorni a Chicago per partecipare al congresso dell'Associazione americano di oncologia clinica (Asco), «non dipende però soltanto da un miglioramento delle terapie, ma anche dai passi avanti fatti dalla prevenzione e dalle maggiori possibilità diagnostiche oggi possibili grazie alla strumentazione all'avanguardia. Fondamentali dunque» ha aggiunto «non sono soltanto le terapie». L'Italia, ha rilevato Iacono, «è perfettamente in linea con i dati mondiali del calo del tasso di mortalità. Si tratta, anche per il nostro Paese, di una progressione costante verso una riduzione dell'indice di mortalità». Iacono sottolinea anche come nel settore oncologico in Italia ci sia «una situazione critica, soprattutto nelle Regioni che hanno dei piani di rientro, poiché si va verso una ristrutturazione dell'assistenza oncologica sul territorio che prevede la chiusura di varie unità di oncologia». Un rischio per i pazienti oncologici che, ha sottolineato l'esperto, «hanno necessità di prestazioni e continuità di cure che solo unità specifiche come quelle oncologiche possono garantire».