26 ottobre 2011
Aggiornamenti e focus
Alimenti made in Italy, serve un'autorità che li tuteli
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In Italia ci sono stati nell'ultimo anno oltre 430.000 tra controlli e operazioni a tutela del consumatore, che hanno rilevato un mercato di alimenti contraffatti per un volume di affari fino a 10 milioni di euro per ogni categoria. I dati sono stati illustrati in occasione della presentazione del rapporto sulla sicurezza alimentare, "Italia a tavola 2011", di Legambiente e del Movimento a difesa del cittadino, svoltosi di recente a Roma. Grazie ai controlli, soltanto nel 2010, si è evitato che arrivassero sulle tavole prodotti falsi per 36 milioni di kg e oltre 18 milioni di litri. Anche se per Legambiente e il Movimento a difesa del cittadino «servono pene più severe e un ripensamento della governance in materia di sicurezza alimentare». Sull'argomento Francesco Ferrante, esponente della segreteria nazionale di Legambiente e senatore del Pd, ha ricordato che in Italia «abbiamo l'Agenzia per la sicurezza alimentare europea (Efsa) a Parma» ma «non abbiamo più quella italiana che, istituita a Foggia nel 2007, non è mai diventata operativa, e per questo soppressa tra gli enti inutili dal ministro Brunetta». Ferrante ha anche ribadito che «dobbiamo pretendere che l'Efsa svolga seriamente il suo ruolo di tutela a livello europeo e che in Italia si possano coordinare e prevenire truffe e falsi della nostra cucina anche grazie al lavoro delle autorità preposte, magari sotto il coordinamento dell'Agenzia nazionale alla quale bisognerebbe dare strumenti operativi invece di sopprimerla». Secondo Antonio Longo, presidente del Movimento a difesa del cittadino «sull'Agenzia di sicurezza alimentare siamo ancora bloccati su vecchie impostazioni. Crediamo che la questione vada riaperta» anche per offrire «sicurezza e informazione ai cittadini».
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