11 gennaio 2012
Aggiornamenti e focus
Fumo, per smettere meglio la volontà degli aiuti esterni
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Non servono quanto ci si attendeva i sostituti della nicotina, per smettere di fumare, e nemmeno il sostegno psicologico sembra capace di fare una grande differenza. Sono le conclusioni di uno studiopubblicato su Tobacco Control condottodall'Istituto per la salute pubblica dell'università di Harvard su 787 persone. I volontari dello stato del Massachusetts erano sì riusciti a smettere di fumare nel corso della ricerca ma avevano anche avuto delle ricadute nel vizio: due volte più frequenti per coloro che si affidavano ai prodotti a base di nicotina (gomme, cerotti e spray nasali). Secondo l'analisi dei dati della ricerca statunitense, le terapie di sostituzione della nicotina (in inglese Nrt, Nicotine replacement therapies) possono essere d'aiuto per smettere di fumare ma non garantiscono risultati duraturi, nemmeno se affiancati da un opportuno sostegno motivazionale. Insomma per mantenersi alla larga dal vizio del fumo nel lungo periodo occorre buona volontà. Quindi secondo Gregory Connolly, co-autore dello studio «la Food and Drug Administration dovrebbe limitarsi ad approvare solo quei presidi farmaceutici che sono realmente efficaci e che effettivamente aiutano a smettere di fumare sul lungo termine abbassando progressivamente la nicotina in modo da ridurre la dipendenza dalle sigarette».
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