25 ottobre 2013
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Miopia: occhio a pc, tablet e smartphone
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«Trent'anni fa la miopia colpiva un europeo su cinque, oggi più di uno su tre» ha osservato Antonio Scialdone, direttore dell'Ospedale oftalmico Fatebenefratelli al congresso internazionale di chirurgia della cataratta e della refrattiva.
«Fra 30 anni avremo una generazione di miopi?» si chiede l'esperto.
Ma da che cosa è determinata questa crescita esponenziale dei disturbi visivi?
Sicuramente c'è la predisposizione genetica, spiegano gli esperti, ma molto dipende anche dall'ambiente dove si vive quotidianamente e soprattutto i comportamenti. Primo fra tutti l'uso di Pc, Tv digitali, smartphone e tablet. Per esempio uno studio fatto a Taiwan indica come su 11.000 studenti, l'80% sia miope.
«Troppo a lungo» dice Scialdone «i giovani avvicinano gli occhi a questi schermi. Questo comporta un continuo sforzo di messa a fuoco, un prolungato accomodamento della vista a vedere da vicino».
1. Meglio i televisori grandi perché non inducono i bambini a stare troppo vicino.
2. Attenzione alla 'luce blu', diffusa da alcuni tv e dai led di smartphone e tablet, perché penetra fino alla retina, dove provoca sfocatura e riduzione del contrasto.
3. Ovviamente non stare troppo tempo davanti al Pc perché si è meno sollecitati all'ammiccamento (il batter delle palpebre): questo induce un'alterazione cronica del film lacrimale.
4. Infine, stare all'aperto: «Due studi pubblicati su Oftalmology» conclude Scialdone «dimostrano che se i bambini stanno più tempo all'aperto si riduce il rischio di miopia perché la dopamina, sostanza prodotta nella retina con la luce naturale, è importante per trasmettere le immagini al cervello e sembra in grado di evitare la crescita eccessiva dell'occhio, che porta alla miopia».
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