Ricerca Airc: contro la leucemia una nuova terapia a base di arsenico

08 novembre 2013
Aggiornamenti e focus, Speciale Leucemia

Ricerca Airc: contro la leucemia una nuova terapia a base di arsenico



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Arsenico e vecchi merletti? Quasi. Ma questa volta il micidiale veleno protagonista del film comico degli anni Quaranta non viene usato da terribili, ma comicissime, anziane signore per far sparire i loro inquilini, ma da serissimi medici oncologi.
Infatti si è scoperto che l'arsenico associato a un derivato della vitamina A, l'acido retinoico, permette di guarire un particolare tipo di leucemia acuta, quella promielocitica. Lo fa sapere in una nota in occasione dell'iniziativa I Giorni della Ricerca, che si conclude l'11 novembre, Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), con l'obiettivo di comunicare i risultati raggiunti dai ricercatori nella Ricerca contro il cancro.

La leucemia premielocitica è una patologia molto aggressiva, ma se viene diagnosticata e trattata in tempo la si può sconfiggere in più dell'80 per cento dei casi. Fino a oggi la terapia usata era un mix di chemioterapia e acido retinoico. Farmaci che tuttavia hanno tutti gli effetti collaterali ormai noti: immunosoppressione, infezioni, perdita di capelli, nausea e vomito e così via. Fino a oggi, però. Perché di recente, prima in Cina e poi in altre parti del mondo dagli Stati Uniti all'India, molti team di ricerca hanno notato che il triossido di arsenico era particolarmente efficace nei confronti di questa leucemia e, in più, aveva il vantaggio di essere tollerato molto meglio dai pazienti rispetto alla classica chemioterapia.

«Insieme ad alcuni colleghi tedeschi abbiamo quindi provato a mettere a confronto un trattamento senza farmaci chemioterapici, a base di acido retinoico e triossido di arsenico, con il tradizionale schema di acido retinoico e chemioterapia» spiega Francesco Lo Coco, ematologo dell'Università Tor Vergata di Roma.

La ricerca, finanziata in Italia anche da Airc e in Germania dal ministero della Ricerca, ha coinvolto 40 centri clinici italiani del gruppo cooperativo Gimema ((Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto) e 27 centri tedeschi, e i risultati sono stati pubblicati sul New england journal of medicine. I dati raccolti dall'osservazione di oltre 160 pazienti sottoposti a questa nuova terapia dimostrano che la percentuale di sopravvivenza è del 98 per cento dei pazienti trattati con l'arsenico contro il 91 per cento per i pazienti che avevano ricevuto la chemioterapia. Con in più tutti i vantaggi di una migliore qualità di vita.



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