28 marzo 2014
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Più spezie e meno sale: una strategia vincente
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Altro che piatti insipidi e pietanze senza sapore. Limitare il sale che aggiungiamo ogni giorno ai nostri piatti non significa affatto dire addio alla buona cucina e può addirittura farci scoprire sapori nuovi e molto gratificanti.
Il tutto con l'approvazione di cuore e vasi che proprio a causa dell'eccesso di sale rischiano gravi problemi, in primo luogo l'ipertensione.
Ma come dare sapore a un piatto pur lasciando la saliera nella credenza? Gli esperti lo dicono da molto tempo: la soluzione è racchiusa nelle spezie e nelle erbe aromatiche che possono sostituire senza alcun problema il sale da cucina, aggiungendo gusto e sapore ai piatti, da quelli più elaborati alle semplici insalate.
E l'aspetto più interessante per chi decide di ridurre il sale in favore delle spezie è la scoperta di sapori nuovi e inattesi, ma altrettanto stimolanti e piacevoli. I più scettici però potrebbero obiettare che un maggior utilizzo delle spezie non porta necessariamente alla riduzione del sale. Ebbene, a smentire questi pensieri negativi ci ha pensato Cheryl Anderson dell'Università della California, a San Diego, nel corso di un meeting dell'American heart association.
Assieme ai suoi colleghi, Anderson ha portato a termine uno studio diviso in due fasi: nella prima i 55 partecipanti hanno seguito una dieta a basso contenuto di sodio per 4 settimane mangiando e bevendo solo quanto veniva fornito loro dai ricercatori. Nella seconda, invece, metà dei partecipanti è stata coinvolta in un programma comportamentale di 20 settimane per ridurre il sodio sostituendo il sale con erbe e spezie, mentre l'altra metà ha cercato di ridurre il sale con le proprie forze, senza aiuto da parte dei ricercatori.
I numeri parlano da soli: il gruppo che aveva ricevuto consigli su come modificare le proprie abitudini in cucina alla fine dello studio consumava ogni giorno circa 1 grammo di sale in meno rispetto a chi aveva cercato di fare da sé. «Grazie a pochi consigli alimentari, queste persone hanno imparato a muoversi tra spezie ed erbe e a superare le barriere che spesso non ci permettono di cambiare abitudini alimentari e di aprirci a esperienze nuove a tavola» conclude l'autrice. Via libera dunque alle spezie e alle erbe aromatiche; la scelta è praticamente infinita: dalle più particolari come curcuma, cardamomo, aneto e dragoncello, a quelle più classiche ma altrettanto saporite della tradizione mediterranea come rosmarino, basilico, origano, prezzemolo...
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