05 giugno 2017
Aggiornamenti e focus
Come prendersi cura di sé a tavola
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Per vivere meglio e più a lungo dobbiamo cambiare i nostri stili di vita. La ricerca ci conferma che chi si prende cura di sé è più longevo e in salute. Ma come e da dove cominciare? Non c'è un
unico punto di partenza, ma un insieme di atteggiamenti e pratiche che possiamo adottare per ridurre al massimo i fattori di rischio per la nostra salute, facendoci del bene.
Smart life. Vita, cura di sé, cibo per vivere a lungo e più sani (Skira editore, realizzato in collaborazione con Fondazione Ieo-Ccm, 272 pp, 16 euro) di Vera Paggi, giornalista Rai, vuole aiutarci a compiere questo processo.
Nel 1863, alle soglie dell'Unità d'Italia, l'età media di morte della popolazione non arrivava ai 50 anni, per la precisione era di 49,29. Oggi, la speranza di vita media è di 81,3 anni (dati Istat 2007). E l'Istat stima che i bambini nati nel 2015 in Italia potranno attendersi di vivere in media 82,4 anni.
Una grande conquista, ma da cosa dipende la nostra longevità? E poi, fattori di rischio, comportamenti alimentari, stili di vita, in che misura influenzano il nostro stato di salute?
Non siamo tutti uguali, questo è certo, nonostante quel 99,9 per cento di Dna identico a quello del nostro vicino di casa: è lo 0,1 per cento a fare la differenza, anche nella predisposizione o meno alla longevità.
Se la sequenza del nostro genoma è immutabile, ogni giorno miliardi delle nostre cellule si rinnovano. Il "come" dipende anche da noi. L'ambiente, ciò che facciamo, come mangiamo, come ci sentiamo influiscono sulla nostra qualità della vita e dunque sulla possibilità di migliorare le nostre aspettative di vita. Per questo ha senso parlare di stili di vita. Ci sono comportamenti che ci piace chiamare smartLife: riducono con certezza i fattori di rischio, quelli che possiamo modificare come le abitudini (fumo, alcol, sedentarietà, obesità responsabili dello sviluppo di malattie croniche e degenerative); sono virtuosi per il nostro organismo e lo sono per l'ambiente in cui viviamo, da cui dipende in buona parte la nostra salute.
Il manuale è allo stesso tempo dieta, cura del corpo ed estetica; prevenzione delle malattie e dell'inquinamento negli ambienti domestici; consigli pratici sullo stile alimentare, sull'attività fisica, indicazioni sugli esami diagnostici per limitare i fattori di rischio: una guida indispensabile al benessere di tutta la famiglia.
Per ogni copia venduta 1 euro sarà devoluto alla Fondazione Ieo e al Centro cardiologico Monzino per il supporto alla ricerca scientifica.
I magnifici 10
Dieci raccomandazioni, stilate sulla base dei risultati più solidi della ricerca scientifica mondiale. Le ha redatte il Fondo mondiale per la ricerca su cancro (Wcrf, World cancer research fund) insieme allo Iarc (International agency for research on cancer, una costola dell'Organizzazione mondiale della sanità). Obiettivo: condividere le conoscenze del rapporto fra alimentazione e tumori e indurre nelle popolazioni stili di vita virtuosi.
- Restare snelli per tutta la vita
- Mantenersi attivi con un'attività fisica quotidiana
- Limitare il consumo di alimenti molto calorici ed evitare lo zucchero
- Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di origine vegetale
- Limitare il consumo di carni rosse ed evitare quelle conservate
- Limitare il consumo di bevande alcoliche
- Limitare il consumo di sale e di cibi conservati sotto sale
- Evitare cibi contaminati da muffe
- Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo
- Allattare i bambini al seno per almeno sei mesi
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