Lo spuntino ideale a scuola

29 settembre 2014
Interviste

Lo spuntino ideale a scuola



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La scuola è da poco ricominciata e per milioni di genitori si ripropone puntuale anche il problema dello spuntino che i figli consumano ogni giorno durante l'intervallo. In effetti non è semplice trovare una merenda che soddisfi i gusti dei ragazzi - che variano notevolmente anche in base all'età - e abbia tutti i requisiti di quello spuntino sano che gli esperti consigliano per tenere lontano dagli studenti obesità e futuri problemi di salute. Ci danno una mano gli esperti dell'ospedale Bambino Gesù di Roma - sotto la guida di Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare presso l'ospedale romano - fornendo consigli semplici da seguire per preparare lo spuntino migliore da portare tra i banchi di scuola.

Perché lo spuntino a scuola è importante?
«Lo spuntino che i nostri ragazzi consumano nel corso della mattinata di lezioni a scuola è fondamentale innanzitutto per evitare il calo di zuccheri e garantire così la concentrazione necessaria a seguire le lezioni con successo. E non dimentichiamo che mantenere un adeguato livello di zuccheri aiuta anche il tono dell'umore».

Quali sono gli errori più comuni che i genitori commettono nel preparare lo spuntino ai figli?
«Il rischio principale è quello di mettere nello zaino del proprio figlio uno spuntino comodo ma poco sano. Le merendine farcite e gli snack sono un esempio classico di cibo ricco di grassi e zuccheri che rischiano di fare più danno che beneficio ai ragazzi. Bisogna evitare gli eccessi e quindi dire no alle merende taglia XL o troppo ricche di grassi e calorie: questi cibi impegnano in modo eccessivo la digestione degli studenti con conseguenze anche pesanti sulle loro prestazioni scolastiche».

Che rapporto c'è tra colazione e spuntino mattutino?
«Sono entrambi momenti molto importanti e decisamente non intercambiabili. La colazione è un momento fondamentale - anche dal punto di vista dei rapporti familiari - che non può e non deve essere eliminato anche se il bambino dice di non avere fame o di avere troppo sonno per svegliarsi in tempo per la colazione. Meglio allora andare a letto un po' prima e sedersi attorno al tavolo per iniziare la giornata con calma, meglio ancora con mamma e papà, quando possibile. Dal canto suo lo spuntino rappresenta un momento importante oltre che dal punto di vista puramente biologico anche da quello della socializzazione e della condivisione. Renderlo anche sano completa il quadro nel modo migliore».

Quali caratteristiche deve avere lo spuntino ideale?
«Generalizzare è sempre difficile, ma ci sono alcune regole di base che possono aiutare: innanzitutto è fondamentale ricordare che lo spuntino deve essere tale e non deve mai trasformarsi in un pasto completo. Dovrebbe fornire circa il 5-10 per cento delle calorie giornaliere che equivale a 100-125 calorie per i bimbi di 6 anni e fino a 200 calorie per gli adolescenti. Da preferire i cibi facilmente digeribili come la frutta e gli yogurt, senza disdegnare anche fette biscottate non farcite o piccole quantità di pizza del fornaio, purché consumate solo saltuariamente».

Che fare se il bambino non ama la frutta o non si sente sazio mangiando solo frutta?
«Se i bimbi non amano la frutta e insistono per avere altri cibi, servono mediazione e buon esempio. Bisogna lavorare - anche con l'aiuto degli insegnanti - per abituarli a cibi diversi anche con percorsi multisensoriali e divertenti come può essere, per esempio, organizzare un "macedonia party" o laboratori del gusto. Nessuno vieta poi di concedere ogni tanto spuntini diversi e un po' meno sani, ma è fondamentale poi modulare di conseguenza il resto dei pasti della giornata. Se invece il bambino ha ancora fame dopo aver mangiato un frutto, si può pensare di aumentare leggermente le calorie della colazione - sempre facendo attenzione al tipo di calorie che si aggiunge al pasto del mattino - o aggiungere qualcosa allo spuntino (un piccolo panino) variando il più possibile».



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