11 luglio 2017
Aggiornamenti e focus, Speciale Mal di testa
Ecco perché la luce è tanto fastidiosa per chi soffre di emicrania
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"Spegni la luce per favore, ho mal di testa!". Chiunque abbia avuto un attacco di emicrania sa che lo stimolo luminoso è molto fastidioso e spesso aumenta anche il dolore, spingendo verso la ricerca del buio per alleviare i sintomi e trovare sollievo.
Dalle pagine della rivista Pnas , i ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston hanno scoperto che esiste una connessione molto stretta tra le cellule nervose sensibili alla luce presenti negli occhi e alcuni centri cerebrali che controllano parametri come battito cardiaco, congestione e nausea.
«Questi risultati spiegano almeno in parte come la luce può scatenare quelle emozioni negative e quelle sensazioni fisiche spiacevoli che spesso accompagnano l'attacco di emicrania» spiega Rami Burstein, professore di anestesia alla Harvard medical school e coordinatore di una ricerca nella quale sono state coinvolte 81 persone che soffrivano spesso di emicrania e 17 che non ne avevano mai sofferto.
Mostrando ai partecipanti luci di diversi colori e chiedendo poi di descrivere le sensazioni provate, Burstein e colleghi hanno osservato che nei pazienti con emicrania la luce scatenava irritabilità, rabbia, nervosismo, depressione e ansia, oltre a reazioni più fisiche come fiato corto, battito accelerato e nausea.
«Tutti i colori di luce hanno scatenato reazioni fisiologiche negative nei pazienti con mal di testa, sia durante l'attacco sia tra una crisi e l'altra» spiega l'autore, che poi aggiunge: «Discorso simile per le emozioni negative che si sono amplificate con tutti i colori di luce ad eccezione del verde».
Come fanno notare i ricercatori, le reazioni fisiologiche ed emotive di chi non soffriva di mal di testa non venivano influenzate in modo così pesante dalla luce. «Le ragioni di queste reazioni alla luce risiedono in una connessione finora sconosciuta tra le cellule che catturano la luce a livello della retina e i neuroni presenti in regioni del cervello che regolano le risposte fisiologiche, endocrine ed emotive agli stimoli dell'ambiente esterno» precisa Rodrigo Noseda, primo autore della ricerca, riportando i risultati ottenuti in modelli sperimentali. «Ora che conosciamo i meccanismi alla base delle razioni negative alla luce in chi soffre di emicrania, cerchiamo di utilizzare queste informazioni per consentire al paziente di evitare dolore, ma anche altri disturbi fisici ed emotivi» concludono gli esperti.
Fonte: Proc Natl Acad Sci U S A. 2017 Jun 26. pii: 201708361. doi: 10.1073/pnas.1708361114
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Dalle pagine della rivista Pnas , i ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston hanno scoperto che esiste una connessione molto stretta tra le cellule nervose sensibili alla luce presenti negli occhi e alcuni centri cerebrali che controllano parametri come battito cardiaco, congestione e nausea.
«Questi risultati spiegano almeno in parte come la luce può scatenare quelle emozioni negative e quelle sensazioni fisiche spiacevoli che spesso accompagnano l'attacco di emicrania» spiega Rami Burstein, professore di anestesia alla Harvard medical school e coordinatore di una ricerca nella quale sono state coinvolte 81 persone che soffrivano spesso di emicrania e 17 che non ne avevano mai sofferto.
Mostrando ai partecipanti luci di diversi colori e chiedendo poi di descrivere le sensazioni provate, Burstein e colleghi hanno osservato che nei pazienti con emicrania la luce scatenava irritabilità, rabbia, nervosismo, depressione e ansia, oltre a reazioni più fisiche come fiato corto, battito accelerato e nausea.
«Tutti i colori di luce hanno scatenato reazioni fisiologiche negative nei pazienti con mal di testa, sia durante l'attacco sia tra una crisi e l'altra» spiega l'autore, che poi aggiunge: «Discorso simile per le emozioni negative che si sono amplificate con tutti i colori di luce ad eccezione del verde».
Come fanno notare i ricercatori, le reazioni fisiologiche ed emotive di chi non soffriva di mal di testa non venivano influenzate in modo così pesante dalla luce. «Le ragioni di queste reazioni alla luce risiedono in una connessione finora sconosciuta tra le cellule che catturano la luce a livello della retina e i neuroni presenti in regioni del cervello che regolano le risposte fisiologiche, endocrine ed emotive agli stimoli dell'ambiente esterno» precisa Rodrigo Noseda, primo autore della ricerca, riportando i risultati ottenuti in modelli sperimentali. «Ora che conosciamo i meccanismi alla base delle razioni negative alla luce in chi soffre di emicrania, cerchiamo di utilizzare queste informazioni per consentire al paziente di evitare dolore, ma anche altri disturbi fisici ed emotivi» concludono gli esperti.
Fonte: Proc Natl Acad Sci U S A. 2017 Jun 26. pii: 201708361. doi: 10.1073/pnas.1708361114
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