20 settembre 2017
Aggiornamenti e focus
Predisposizione al sovrappeso? Le scelte quotidiane possono battere la genetica
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"È scritto nel Dna", come dire: "non lo possiamo cambiare". Eppure i risultati di uno studio da poco pubblicato sulla rivista Plos genetics sembrano metter in dubbio questo modo di dire, spiegando che i comportamenti e le abitudini giornaliere possono modificare almeno in parte ciò che appunto è "scritto nel Dna".
«Le più moderne analisi genetiche e genomiche hanno identificato una serie di geni e di caratteristiche del Dna legati alla predisposizione a sovrappeso e obesità» spiega Mathias Rask-Andersen, ricercatore alla università di Uppsala in Svezia, e autore dello studio. E proprio sull'obesità si sono concentrate le ricerche svolte dall'autore, che assieme ai colleghi ha analizzato i dati di 360mila persone tra i 40 e i 69 anni di età nel Regno Unito, alle quali sono state chieste informazioni sullo stile di vita.
«Per ciascun partecipante abbiamo anche creato un "punteggio" basato sulla presenza di 94 polimorfismi, ovvero caratteristiche del Dna che risultano legate all'indice di massa corporea» precisano gli autori. A conti fatti, l'analisi ha dimostrato che 15 dei 131 aspetti dello stile di vita analizzati sono in grado di modificare l'effetto atteso in base al "punteggio" determinato dai geni: tra questi, i più importanti sono quelli legati ad attività fisica, consumo di alcol e status socio-economico.
«Per esempio l'effetto del punteggio genetico era di 2,5 volte più alto nelle persone che riferivano di camminare lentamente rispetto a quelli con una camminata a passo sostenuto» dice Rask-Andersen che poi conclude: «I risultati di questo studio non provano un vero e proprio legame causa-effetto, ma suggeriscono una forte influenza dello stile di vita sulla genetica e questo potrebbe valere in generale non solo per l'obesità ma anche per molte altre malattie».
Fonte: PLoS Genet. 2017 Sep 5;13(9):e1006977. doi: 10.1371/journal.pgen.1006977
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«Le più moderne analisi genetiche e genomiche hanno identificato una serie di geni e di caratteristiche del Dna legati alla predisposizione a sovrappeso e obesità» spiega Mathias Rask-Andersen, ricercatore alla università di Uppsala in Svezia, e autore dello studio. E proprio sull'obesità si sono concentrate le ricerche svolte dall'autore, che assieme ai colleghi ha analizzato i dati di 360mila persone tra i 40 e i 69 anni di età nel Regno Unito, alle quali sono state chieste informazioni sullo stile di vita.
«Per ciascun partecipante abbiamo anche creato un "punteggio" basato sulla presenza di 94 polimorfismi, ovvero caratteristiche del Dna che risultano legate all'indice di massa corporea» precisano gli autori. A conti fatti, l'analisi ha dimostrato che 15 dei 131 aspetti dello stile di vita analizzati sono in grado di modificare l'effetto atteso in base al "punteggio" determinato dai geni: tra questi, i più importanti sono quelli legati ad attività fisica, consumo di alcol e status socio-economico.
«Per esempio l'effetto del punteggio genetico era di 2,5 volte più alto nelle persone che riferivano di camminare lentamente rispetto a quelli con una camminata a passo sostenuto» dice Rask-Andersen che poi conclude: «I risultati di questo studio non provano un vero e proprio legame causa-effetto, ma suggeriscono una forte influenza dello stile di vita sulla genetica e questo potrebbe valere in generale non solo per l'obesità ma anche per molte altre malattie».
Fonte: PLoS Genet. 2017 Sep 5;13(9):e1006977. doi: 10.1371/journal.pgen.1006977
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