07 febbraio 2018
Aggiornamenti e focus
L’olio d’oliva aiuta a prevenire il diabete
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È il principe della dieta mediterranea, fatta appunto di vegetali, legumi, pesce e condimenti vegetali. È ricco di polifenoli, potenti antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi e dunque infiammazioni e invecchiamento, oltre ad avere la specificità di contrastare il livello di colesterolo cattivo nel sangue. Ma oggi l'olio d'oliva è molto di più: un aiuto a tenere bassa la glicemia, anzi a contrastare o addirittura curare il diabete.
Una ricerca italiana
A ipotizzarlo è uno studio dell'Università La Sapienza di Roma, pubblicato su Nutritione&Diabetes, che ha analizzato il profilo glucidico, cioè gli zuccheri nel sangue, in un elevato campione di persone, prima e dopo un tipico pasto mediterraneo, contenente 10 grammi di olio extravergine d'oliva (in questo caso un olio di provenienza laziale), rapportato ai valori di chi ha consumato lo stesso pasto senza olio extravergine o con olio di semi.
E la glicemia va giù!
Due ore dopo il pranzo i soggetti che avevano assunto olio extravergine d'oliva registravano valori significativamente più bassi di glicemia e una maggiore funzionalità dell'insulina, oltre a una riduzione di colesterolo postprandiale. Dopodiché, la ricerca è proseguita su soggetti diabetici, con risultati altrettanto incoraggianti. Una terza fase dello studio romano prevede di verificare la possibilità di somministrare ai pazienti diabetici farmaci naturali derivati dall'olio extravergine d'oliva e pertanto privi di effetti collaterali.
Praticamente un farmaco...
In pratica, dalla ricerca è emerso che una dose giornaliera pari a 10 ml di olio extravergine d'oliva agirebbe sul metabolismo del glucosio e si comporterebbe come un antidiabetico orale di ultima generazione, e cioè le cosiddette incretine, che sono ormoni naturali prodotti a livello gastrointestinale, efficaci per ridurre i livelli di zuccheri nel sangue.
Una manna anche per il cuore
Lo studio ha portato a un altro interessante risultato: nei pazienti sani, infatti, l'assunzione della medesima "dose" di olio extravergine d'oliva - cioè 10 ml al giorno - avrebbe una funzione preventiva contro tassi elevati di glicemia post-prandiale, con indubbi riflessi anche nella prevenzione di malattie cardiocircolatorie e aterosclerosi.
A cura di:
Gloria Brolatti - Emoticibo
In evidenza:
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Una ricerca italiana
A ipotizzarlo è uno studio dell'Università La Sapienza di Roma, pubblicato su Nutritione&Diabetes, che ha analizzato il profilo glucidico, cioè gli zuccheri nel sangue, in un elevato campione di persone, prima e dopo un tipico pasto mediterraneo, contenente 10 grammi di olio extravergine d'oliva (in questo caso un olio di provenienza laziale), rapportato ai valori di chi ha consumato lo stesso pasto senza olio extravergine o con olio di semi.
E la glicemia va giù!
Due ore dopo il pranzo i soggetti che avevano assunto olio extravergine d'oliva registravano valori significativamente più bassi di glicemia e una maggiore funzionalità dell'insulina, oltre a una riduzione di colesterolo postprandiale. Dopodiché, la ricerca è proseguita su soggetti diabetici, con risultati altrettanto incoraggianti. Una terza fase dello studio romano prevede di verificare la possibilità di somministrare ai pazienti diabetici farmaci naturali derivati dall'olio extravergine d'oliva e pertanto privi di effetti collaterali.
Praticamente un farmaco...
In pratica, dalla ricerca è emerso che una dose giornaliera pari a 10 ml di olio extravergine d'oliva agirebbe sul metabolismo del glucosio e si comporterebbe come un antidiabetico orale di ultima generazione, e cioè le cosiddette incretine, che sono ormoni naturali prodotti a livello gastrointestinale, efficaci per ridurre i livelli di zuccheri nel sangue.
Una manna anche per il cuore
Lo studio ha portato a un altro interessante risultato: nei pazienti sani, infatti, l'assunzione della medesima "dose" di olio extravergine d'oliva - cioè 10 ml al giorno - avrebbe una funzione preventiva contro tassi elevati di glicemia post-prandiale, con indubbi riflessi anche nella prevenzione di malattie cardiocircolatorie e aterosclerosi.
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Gloria Brolatti - Emoticibo
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