La forza della fibra

06 maggio 2018
Aggiornamenti e focus

La forza della fibra



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L'American Dietetic Association ha denunciato che la popolazione statunitense è mediamente assai lontana dalle raccomandazioni dei nutrizionisti riguardo al consumo di fibra alimentare: ovvero raggiungere i 25-30 grammi al giorno, pro-capite. Quantità che assicura benessere e prevenzione delle più comuni malattie, dal diabete all'obesità, dall'ipercolesterolemia alla diverticolosi, in aumento.

Frutta, verdura e cereali ma molto integrali


In Europa le cose vanno meglio, ma non benissimo. Certo, la tanto decantata dieta mediterranea, con le quotidiane 3/5 porzioni di frutta e verdura al giorno e il consumo regolare di cereali purché integrali aiuta a raggiungere gli standard raccomandati, ma non risolve. Eppure, l'assunzione di fibra nelle quantità suggerite dai nutrizionisti metterebbe al riparo da moltissime malattie, come obesità, diabete, malattie cardiovascolari, diverticolosi e stipsi che in misura variabile minano il nostro benessere. Senza contare che tutti gli studi più recenti effettuati sul consumo regolare di fibra, dà a quest'ultima una chance anche nella prevenzione dei tumori e non solo al colon.

La fibra NON è un alimento


Perché mangiarla, allora? Non venendo assorbita del nostro organismo, la fibra - sia essa di origine vegetale che derivante da cereali "interi" cioè integrali - non fornisce energia e neppure materiale nutritivo nel senso classico del termine. Svolge però una funzione meccanica determinante per preservare la salute dell'organismo, in quanto esercita effetti secondari di tipo funzionale e metabolico che la rendono una componente fondamentale della dieta. Oltre a "spazzare" letteralmente via il grasso presente nel sangue, con una importante azione anticolesterolo.

Mastica, mastica e… dimagrisci

Fatta salva l'azione meccanica a livello di colon, con tutti i benefici che ne derivano, un altro importante effetto dell'aumentata assunzione di fibra con l'alimentazione quotidiana è la masticazione più lenta e la stimolazione di una maggiore produzione di saliva. Mentre la masticazione lenta favorisce il senso di sazietà con piacevoli conseguenza sulla bilancia, l'aumento della salivazione implica una protezione della salute dei denti, grazie al livello di alcalinità della saliva che contribuisce a tamponare l'acidità batterica normalmente presente in bocca.

Crusca, un integratore “vintage” per fare il pieno di fibra

Nonostante tutto, però, facciamo fatica a raggiungere i livelli di assunzione raccomandati. Ecco allora la ri-scoperta della crusca, un integratore "vintage": i benefici effetti nell'alimentazione umana infatti sono stati scoperti negli anni 70, prima la crusca era riservata all'alimentazione animale. Si trova di avena, mais, quinoa, orzo o frumento, e - cosa che non tutti sanno - è proprio quest'ultima la più ricca di fibra: a parità di peso e quantità, ne contiene quasi il 50 per cento, contro, per esempio, il 20 per cento della crusca d'avena. Ed è ricca di fitati, sostanze particolarmente preziose, presenti anche nei legumi, che un numero sempre crescente di ricerche scientifiche oggi indica come preziosi antitumorali.

Una campagna pro-benessere porta la crusca in cucina

Se con l'assunzione di crusca l'apporto di fibra nelle giuste quantità è garantito, resta la domanda: come inserire  la crusca nella nostra alimentazione quotidiana? Si deve al gruppo farmaceutico Chiesi il rilancio della crusca come ingrediente da aggiungere ai piatti più golosi e sfiziosi, con una campagna "La cucina del benessere", da pochi giorni nelle farmacie, che promuove questo insolito e croccante ingrediente quale protagonista di ricette "griffate" dallo chef Simone Rugiati, e le mette gratuitamente a disposizione del pubblico. Facili e sfiziosi, questi piatti sono tutti da provare. E raggiungere finalmente così quei 25 grammi di fibra al giorno, garanzia di salute.


A cura di:
Gloria Brolatti - Emoticibo



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