27 aprile 2012
Aggiornamenti e focus
PSORIASI: le cause e le terapie
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Disagio cutaneo e danno estetico
Secca, ispessita, desquamata, grigio-biancastra e polverosa, talvolta infiammata. È così che appare la pelle interessata dalla psoriasi, una malattia cronica su base immunitaria, non contagiosa, dovuta all'aumentata velocità di moltiplicazione delle cellule dell'epidermide. Nella maggior parte dei casi, la psoriasi è una condizione relativamente innocua, che non si associa a particolari rischi per la salute generale. Tuttavia, il disagio cutaneo e il danno estetico che la accompagnano possono determinare una seria riduzione della qualità di vita. Alcuni accorgimenti pratici e terapie specifiche possono aiutare a ridurre notevolmente i sintomi fino a farli sparire.
Gomiti e ginocchia i punti più colpiti
Esistono molte forme di psoriasi, caratterizzate da modalità di presentazione e livello di gravità differenti. La più comune è la psoriasi volgare, che si sviluppa principalmente a livello dei gomiti, delle ginocchia e del cuoio capelluto. Altre varianti sono più rare, ma più fastidiose e ostiche da gestire: è il caso della psoriasi inversa, che colpisce inguine, ascelle, incavo dei gomiti e delle ginocchia, e la più grave artrite psoriasica che può danneggiare seriamente le articolazioni e determinare un serio scadimento della qualità di vita. Esiste anche una psoriasi post-infettiva, che compare dopo un'infezione tossillare da streptococchi o da stafilococchi e che si attenua spontaneamente dopo la guarigione di quest'ultima.
I sintomi peggiorano con il freddo
Freddo, vento, sbalzi di temperatura mettono in crisi anche la pelle sana, figuriamoci quella già ipersensibile di chi soffre di psoriasi. Per evitare disagi eccessivi, è necessario proteggere le parti esposte con creme molto nutrienti e coprirla il più possibile, usando sempre anche sciarpa e guanti. Ma attenzione a scegliere biancheria e indumenti in materiali morbidi, che non freghino né irritino la pelle, e privi di elastici, cerniere, bottoni, che potrebbero scatenare l'insorgenza di placche nei punti di contatto con la cute.
Stress: il principale fattore scatenante
Il primo consiglio per chi soffre di psoriasi lieve è di non preoccuparsi troppo delle manifestazioni della malattia e più in generale di cercare di mantenere un atteggiamento rilassato nei confronti della vita perché stress, nervosismo e ansia rappresentano il principale fattore scatenante di questo disturbo capriccioso. Anche nella scelta dei trattamenti da utilizzare si dovrebbe essere ragionevoli, evitando di accanirsi con interventi troppo drastici su sintomi modesti. Il rischio, dopo un miglioramento provvisorio, è di veder peggiorare anziché sparire le placche.
Idratazione e morbidezza, innanzitutto
Per assicurare il benessere dell'epidermide è essenziale tutelarne lo stato di idratazione e l'integrità del film idrolipidico superficiale, attraverso l'applicazione regolare di creme e fluidi idratanti ed emollienti e bevendo almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno. Questo assunto, imprescindibile anche per la cute sana, diventa ancora più importante per la pelle con psoriasi. Nelle forme lievi l'impiego di formulazioni nutrienti di qualità dermatologica può essere sufficiente a veder migliorare i sintomi in modo significativo.
Detergenti sì, ma delicati
Per chi soffre di psoriasi, i lavaggi troppo frequenti o con prodotti aggressivi, gli scrub e gli esfolianti e lo sfregamento con spugne o asciugamani non abbastanza morbidi possono determinare un notevole peggioramento delle manifestazioni perché la cute di per sé iper-reattiva viene sollecitata in modo abnorme. Il consiglio è di limitarsi a una doccia o un bagno al giorno, con acqua tiepida, e di scegliere detergenti estremamente delicati, studiati per la pelle molto sensibile, e addizionati di composti emollienti (come avena, germe di grano o amido di riso).
Il sole come terapia
La luce solare è un'ottima alleata nella lotta alla psoriasi per la capacità dei raggi ultravioletti di ridurre le difese immunitarie della pelle e di attenuare, così, l'iper-reattività alla base della formazione delle placche e l'infiammazione. Meglio approfittarne nella bella stagione, esponendosi al sole almeno 15-30 minuti al giorno, dopo aver applicato opportuni filtri protettivi in funzione del fototipo individuale. I benefici della luce sulla pelle con psoriasi sono così marcati che hanno portato i dermatologi a sviluppare vere e proprie terapie basate sulla somministrazione calibrata di raggi UvB (fototerapia) oppure di UvA, dopo applicazione di un composto sensibilizzante chiamato psoralene (PUVA).
Creme e soluzioni specifiche
Creme e soluzioni a base di cortisonici, da applicare 1-2 volte al giorno sull'area interessata, hanno un ruolo importante nella gestione della psoriasi, riuscendo da soli a controllare gran parte delle forme lievi poco estese e a migliorare gli esiti di altri interventi nei casi più severi. Si tratta di farmaci molto ben tollerati e con scarsi effetti collaterali, se usati per periodi di tempo brevi. Preparazioni a base di calcipotriolo, un analogo della vitamina D, hanno un'efficacia simile a quella dei cortisonici topici, ma in alcuni casi sono poco tollerati. Un analogo della vitamina A, il tazarotene, è utile per le forme lievi e moderate di psoriasi a placche. L'antralina, da applicare esclusivamente sulle placche, consente di ottenere remissioni prolungate, fino a qualche mese, ma può irritare la pelle e far comparire macchie brunastre.
I rimedi per le forme severe
Per tenere sotto controllo l'artrite psoriasica e le forme di psoriasi più severa e diffusa su gran parte della superficie corporea è indispensabile ricorrere a rimedi farmacologici per bocca o all'assunzione di terapie biologiche in grado di modulare in modo efficace l'attività del sistema immunitario. I farmaci maggiormente utilizzati a questo scopo sono il metotrexato, la ciclosporina e i retinoidi. In quest'ultimo caso, se ad assumerli è una donna in età fertile, va previsto anche un sistema anticoncezionale sicuro. In caso di insuccesso anche con uno o più di questi rimedi, si può ricorrere agli anticorpi monoclonali, sotto stretto controllo medico.
Le potenzialità del sale marino
Negli ultimi anni si sono rese sempre più evidenti le potenzialità del sale marino nel contrastare la psoriasi lieve o moderata. Oltre che consigliare soggiorni prolungati in località marittime e bagni quotidiani per sfruttare l'azione antinfiammatoria e antibatterica dell'acqua di mare, queste osservazioni hanno indotto a sviluppare nuove strategie terapeutiche basate sull'esposizione a particolari tipologie di sale in ambiente controllato. Una di queste, già disponibile a livello sperimentale in alcuni centri dermatologici, è la "grotta di sale": una stanza dove il paziente deve semplicemente soggiornare esponendo le aree cutanee da trattare alla micropioggia di particelle di sodio e iodio.
Non dimenticare i momenti di relax
Cercare di rallentare i ritmi di vita, concedersi qualche ora soltanto per se stessi e prendere le distanze dai mille piccoli inconvenienti di ogni giorno è il segreto per assicurarsi una vita di qualità e attribuire a ciò che ci circonda la giusta importanza. Per chi soffre di psoriasi lieve, i momenti di relax non sono un lusso, ma una vera e propria terapia, mentre per chi deve fare i conti con forme severe possono rappresentare un importante supporto per affrontare in modo più positivo cure impegnative e ritrovare il piacere del proprio corpo.
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