04 dicembre 2018
Aggiornamenti e focus
Chemioterapia: i medici consigliano pasti piccoli e frequenti
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I pazienti oncologici sono a rischio di sviluppare malnutrizione sin dalle prime fasi di malattia. Il grado di compromissione dei tessuti dell'organismo nei confronti della chemioterapia dipende dal tipo di farmaco, dal suo dosaggio, dalla durata del trattamento, dal grado di metabolizzazione da parte dell'organismo, dalla suscettibilità individuale, dalla eventuale radioterapia concomitante o pregressa e se il paziente è stato precedentemente sottoposto ad intervento chirurgico.
Lo screening nutrizionale deve essere effettuato già alla diagnosi della patologia per permettere di impostare al meglio il trattamento nutrizionale. I principali effetti collaterali durante la chemioterapia riguardano il distretto gastroenterico, dall'alterazione del gusto e dell'olfatto all'inappetenza, dalla mucosite all'alterazione dell'alvo, dalla nausea e vomito alla fatigue.
Questi disagi sono soggettivi e momentanei e spesso scompaiono dopo alcune settimane dal termine della terapia.
Sono causa di riduzione dell'apporto di nutrienti e calorie, conseguentemente perdita di peso corporeo, deplezione della massa magra e, spesso, interruzione del ciclo di terapia. Alcuni di questi disturbi possono essere controllati con l'uso di farmaci specifici (es.: antiemetici), altri necessitano di indicazioni nutrizionali personalizzate e adattate sulla base della situazione clinica individuale. Non sono invece indicate diete drastiche durante il trattamento chemioterapico, con esclusione di gruppi alimentari, in quanto attualmente non sono supportate da evidenze scientifiche adeguate e il paziente è purtroppo già nelle condizioni di dover limitare l'assunzione di alcuni alimenti per contrastare gli effetti della terapia.
Se i fabbisogni nutrizionali con la dieta naturale per bocca non sono soddisfatti, è utile l'integrazione orale con supplementi calorico proteici presenti in commercio. In linea generale, si suggerisce di seguire un'alimentazione frazionata, che preveda pasti piccoli e frequenti durante la giornata, sfruttando i momenti in cui gli effetti collaterali si presentano di entità minore, per esempio al mattino.
Nei pazienti sottoposti a chemioterapia l'approccio dietetico si pone l'obiettivo di mantenere un adeguato stato nutrizionale, ma non si possono dimenticare gli aspetti psico-sociali, di qualità di vita e del benessere individuale del paziente.
Annarita Sabbatini e Giulia Cannillo
Fonti:
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Lo screening nutrizionale deve essere effettuato già alla diagnosi della patologia per permettere di impostare al meglio il trattamento nutrizionale. I principali effetti collaterali durante la chemioterapia riguardano il distretto gastroenterico, dall'alterazione del gusto e dell'olfatto all'inappetenza, dalla mucosite all'alterazione dell'alvo, dalla nausea e vomito alla fatigue.
Questi disagi sono soggettivi e momentanei e spesso scompaiono dopo alcune settimane dal termine della terapia.
Sono causa di riduzione dell'apporto di nutrienti e calorie, conseguentemente perdita di peso corporeo, deplezione della massa magra e, spesso, interruzione del ciclo di terapia. Alcuni di questi disturbi possono essere controllati con l'uso di farmaci specifici (es.: antiemetici), altri necessitano di indicazioni nutrizionali personalizzate e adattate sulla base della situazione clinica individuale. Non sono invece indicate diete drastiche durante il trattamento chemioterapico, con esclusione di gruppi alimentari, in quanto attualmente non sono supportate da evidenze scientifiche adeguate e il paziente è purtroppo già nelle condizioni di dover limitare l'assunzione di alcuni alimenti per contrastare gli effetti della terapia.
Se i fabbisogni nutrizionali con la dieta naturale per bocca non sono soddisfatti, è utile l'integrazione orale con supplementi calorico proteici presenti in commercio. In linea generale, si suggerisce di seguire un'alimentazione frazionata, che preveda pasti piccoli e frequenti durante la giornata, sfruttando i momenti in cui gli effetti collaterali si presentano di entità minore, per esempio al mattino.
Nei pazienti sottoposti a chemioterapia l'approccio dietetico si pone l'obiettivo di mantenere un adeguato stato nutrizionale, ma non si possono dimenticare gli aspetti psico-sociali, di qualità di vita e del benessere individuale del paziente.
Annarita Sabbatini e Giulia Cannillo
Fonti:
- Concetta Finocchiaro. Nutrizione e Oncologia in Dietetica e Nutrizione Clinica 3° Ed. A cura di Giuseppe Fatati e Maria Luisa Amerio (2018) 665-669.
- ESPEN Guidelines on nutrition in cancer patient. Clinical Nutrition 36 (2017)11-48.
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