Troppo sale e zucchero aggiunto nel cibo dei bambini

16 febbraio 2015
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Troppo sale e zucchero aggiunto nel cibo dei bambini



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Cosa c'è nelle pappe e nei cibi pronti che il mercato mette a disposizione per i più piccoli? Se lo sono chiesto gli autori di uno studio da poco pubblicato sulla prestigiosa rivista Pediatrics e condotto da Mary E. Cogswell ricercatrice dei Centri Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc).
«L'alimentazione dei primi anni di vita è fondamentale per determinare i gusti dei bambini e per garantire loro una vita sana» afferma l'autrice, ricordando che oggi i piccoli statunitensi consumano quantità eccessive di sale e di zucchero e un quarto di quelli di età compresa tra 2 e 5 anni sono sovrappeso o obesi, con aumento del rischio di diabete di tipo 2 e altre patologie.
«Mangiare male sin da piccoli significa porre le basi per futuri problemi di salute come obesità e malattie cardiovascolari» continua Cogswell, «ecco perché è tanto importante cercare di insegnare presto le buone abitudini a tavola».

La maggior parte dei cibi disponibili sul mercato pensati per i bimbi di 1-3 anni contiene quantità eccessive di sodio e in molti casi questi alimenti sono "arricchiti" con zuccheri aggiunti, anche più di uno. Va un po' meglio ai più piccoli, i bambini al di sotto dell'anno di età, dal momento che i cibi distribuiti per la loro alimentazione contengono in genere quantità adeguate di sale e solo in qualche caso contengono zuccheri aggiunti. Sono queste in linea generale i risultati dell'indagine condotta dai ricercatori statunitensi che hanno analizzato oltre 1.000 prodotti alimentari disponibili sul mercato Usa nel 2012 e dedicati agli infanti (età compresa tra 4 e 12 mesi) o ai più grandicelli (da 1 a 3 anni di età).

«Verdura, frutta, cereali e pappe per gli infanti non sono male in termini di contenuto di sale e zucchero, mentre la storia cambia se si guardano i cibi per bambini un po' più grandi» dice Cogswell precisando che un terzo dei pasti pensati per questi bambini conteneva zuccheri aggiunti e ben 7 su 10 avevano un alto contenuto di sale superiore ai limiti raccomandati negli Stati Uniti. «I genitori potrebbero rimanere sorpresi dal fatto che gli zuccheri aggiunti sono presenti anche in molti prodotti che non siamo abituati a identificare come "dolci", come per esempio i pasti pronti o gli snack salati» dice la ricercatrice.

Una cosa è certa: non è affatto semplice capire se un prodotto è davvero sano e adatto all'alimentazione dei bambini. «I genitori possono fare molto per garantire ai propri figli un'alimentazione corretta» dice Cogswellche poi aggiunge: «Innanzitutto portare in tavola cibi naturalmente poveri in sale e zuccheri aggiunti, per esempio frutta e verdura». E come spiegano gli esperti, leggere le etichette è il primo e fondamentale passo verso una giusta scelta, ma a volte non è sufficiente. «Molte etichette riportano scritte come "senza zuccheri aggiunti" ma in realtà il prodotto deriva da concentrati di frutta, che contengono alte quantità di zucchero rispetto alla frutta fresca» afferma Yoni Freedhoff, specialista in obesità all'Università di Ottawa in Canada. «Le etichette che sembrano troppo perfette, dovrebbero essere un campanello di allarme» aggiunge.

Ecco un trucco semplice per leggere le etichette: controllare sempre se zucchero e/o sale compaiono entro i primi cinque ingredienti elencati. Meglio poi non aggiungere sale quando si cucina, non guarnire con zucchero la frutta e i cereali e variare sempre l'alimentazione dei più piccoli. «I cibi pronti possono essere consumati ogni tanto, ma non devono essere la base dell'alimentazione» concludono gli esperti.



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