La dieta mediterranea non ingrassa più di una dieta ipolipidica

10 giugno 2016
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La dieta mediterranea non ingrassa più di una dieta ipolipidica



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Seguire una dieta mediterranea a elevato contenuto di grassi vegetali come le noci o l'olio d'oliva non porta a un significativo aumento di peso rispetto a una dieta povera di grassi, secondo i risultati di uno studio pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology. «Le attuali linee guida che raccomandano diete ipocaloriche ipolipidiche creano inutili paure sui grassi sani della dieta mediterranea, uno stile alimentare noto per il suo effetto benefico sulla salute» esordisce il coautore Ramon Estruch, del CIBER OBN- Università di Barcellona in Spagna, ricordando che secondo un numero sempre maggiore di ricerche la quantità totale di lipidi in una dieta non è una misura efficace di potenziali danni o benefici, in quanto i grassi derivati da frutta secca, pesce e olii vegetali sono più sani di quelli provenienti da carne, burro, carni lavorate, bevande zuccherate, dessert o fast- food.

«Oltre quarant'anni di politica nutrizionale basata su diete ipocaloriche e ipolipidiche non hanno avuto un grosso impatto sui livelli di obesità» riprende l'autore. E aggiunge: «Numerosi studi hanno dimostrato che la dieta mediterranea, nonostante i suoi elevati livelli di lipidi vegetali, si lega a una riduzione dei tassi di mortalità e di incidenza di malattie cardiovascolari e cancro, ma i timori di mangiare troppi grassi fa sì che le diete ipolipidiche continuino a essere raccomandate come strumento per perdere peso». Gli autori hanno reclutato 7. 447 partecipanti ambosessi tra 55 e 80 anni in 11 ospedali spagnoli fra il 2003 e il 2010, assegnandoli in modo casuale a uno di tre gruppi: (1) dieta mediterranea ricca di olio d'oliva, 2. 543 persone; (2) dieta mediterranea ricca di frutta secca, 2. 454 soggetti; (3) dieta ipolipidica che evitava tutti i grassi alimentari, 2. 450 individui. «L'aderenza è stata buona per tutti e tre i regimi alimentari» puntualizza Estruch, spiegando che tutti i partecipanti erano ad alto rischio cardiovascolare o avevano il diabete di tipo 2 e che oltre il 90% era in sovrappeso oppure obeso. Dopo 5 anni, l'assunzione di grassi nel gruppo in dieta ipolipidica era diminuita dal 40% al 37,4%, mentre era leggermente aumentata in entrambi i gruppi a dieta mediterranea con noci oppure olio d'oliva, rispettivamente dal 40,4% al 42,2% e dal 40% al 41,8%.

In media, i partecipanti di tutti i gruppi hanno perso peso, guadagnando però in circonferenza della vita, con il maggiore aumento osservato, paradossalmente, nei pazienti a dieta povera di grassi. E in un editoriale di commento Dariush Mozaffarian, della Tufts University di Boston, osserva: «Dobbiamo abbandonare la convinzione che le diete ipocaloriche a basso contenuto di grassi portino a un decremento ponderale, un'illusione che conduce a politiche paradossali concentrate sul totale calorico e non sulla qualità alimentare. Come è noto, invece, le moderne evidenze scientifiche suggeriscono di introdurre più calorie da frutta, noci, verdure, fagioli, pesce, yogurt, oli vegetali e cereali integrali, evitando alimenti trasformati ricchi di amido, zucchero, sale o grassi trans».

Fonte: Doctor33



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