18 maggio 2021
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Gravidanza, non trascurare le vaccinazioni
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Secondo le indicazioni contenute nel Piano nazionale di Prevenzione Vaccinale per il periodo 2017-2019 (PNPV 2017-2019) anche durante la gravidanza vi sono vaccinazioni alle quali è consigliato sottoporsi, al fine di proteggere la salute della donna e del neonato.
Le donne in gravidanza e i neonati sono infatti più vulnerabili ad alcune infezioni potenzialmente associate a rischi di mortalità neonatale; grazie al trasferimento degli anticorpi materni al feto e al neonato, per via transplacentare o attraverso l'allattamento, l'immunizzazione della madre è protettiva anche per il bambino.
Tutte le donne in gravidanza dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione dTpa (difterite-tetano-pertosse) e a quella contro l' influenza, che devono essere ripetute ad ogni gravidanza, anche in caso di gravidanze consecutive distanziate da brevi intervalli di tempo.
I vaccini da somministrare in presenza di fattori di rischio sono invece quelli per le epatiti A e B, per la febbre gialla e per l'infezione da meningococco.
ll vaccino anti-pertosse in uso in Italia per l'immunizzazione materna è combinato e include tossoide della difterite - tossoide del tetano - pertosse acellulare (dTpa). Il periodo migliore di somministrazione del vaccino dTpa è il terzo trimestre di gestazione, idealmente intorno alla 28° settimana, o comunque tra la 27ma e 36ma settimana, al fine di garantire un passaggio efficiente degli anticorpi materni al feto.
La vaccinazione è sicura in ogni trimestre della gravidanza, ma viene spesso proposta dopo la ecografia morfologica, per eliminare qualunque potenziale associazione temporale tra la vaccinazione e la presenza di possibili patologie malformative.
L'influenza contratta in gravidanza può comportare lo sviluppo di complicanze sia a carico della madre che del feto e del neonato; in particolare se contratta nei primi sei mesi di vita del neonato, è associata a tassi di mortalità elevati.
Il periodo migliore per la somministrazione è all'inizio della stagione epidemica influenzale, per le donne che si trovino nel secondo o terzo trimestre di gravidanza. I dati scientifici attualmente disponibili non riportano effetti collaterali significativi per le donne o per i neonati, e nemmeno indicazioni di rischio per la vaccinazione durante il primo trimestre, ma la normativa italiana non prevede la vaccinazione in questa fase della gestazione. La vaccinazione anti-influenzale dovrebbe essere ripetuta in occasione di ogni gravidanza.
Fonte:
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Le donne in gravidanza e i neonati sono infatti più vulnerabili ad alcune infezioni potenzialmente associate a rischi di mortalità neonatale; grazie al trasferimento degli anticorpi materni al feto e al neonato, per via transplacentare o attraverso l'allattamento, l'immunizzazione della madre è protettiva anche per il bambino.
Tutte le donne in gravidanza dovrebbero sottoporsi alla vaccinazione dTpa (difterite-tetano-pertosse) e a quella contro l' influenza, che devono essere ripetute ad ogni gravidanza, anche in caso di gravidanze consecutive distanziate da brevi intervalli di tempo.
I vaccini da somministrare in presenza di fattori di rischio sono invece quelli per le epatiti A e B, per la febbre gialla e per l'infezione da meningococco.
Vaccinazione dTpa
ll vaccino anti-pertosse in uso in Italia per l'immunizzazione materna è combinato e include tossoide della difterite - tossoide del tetano - pertosse acellulare (dTpa). Il periodo migliore di somministrazione del vaccino dTpa è il terzo trimestre di gestazione, idealmente intorno alla 28° settimana, o comunque tra la 27ma e 36ma settimana, al fine di garantire un passaggio efficiente degli anticorpi materni al feto.
La vaccinazione è sicura in ogni trimestre della gravidanza, ma viene spesso proposta dopo la ecografia morfologica, per eliminare qualunque potenziale associazione temporale tra la vaccinazione e la presenza di possibili patologie malformative.
Vaccinazione anti-influenzale
L'influenza contratta in gravidanza può comportare lo sviluppo di complicanze sia a carico della madre che del feto e del neonato; in particolare se contratta nei primi sei mesi di vita del neonato, è associata a tassi di mortalità elevati.
Il periodo migliore per la somministrazione è all'inizio della stagione epidemica influenzale, per le donne che si trovino nel secondo o terzo trimestre di gravidanza. I dati scientifici attualmente disponibili non riportano effetti collaterali significativi per le donne o per i neonati, e nemmeno indicazioni di rischio per la vaccinazione durante il primo trimestre, ma la normativa italiana non prevede la vaccinazione in questa fase della gestazione. La vaccinazione anti-influenzale dovrebbe essere ripetuta in occasione di ogni gravidanza.
Fonte:
- SIGO, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia - Vaccinazioni in gravidanza - proteggila per proteggerli
Salute oggi:
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