Infezioni da morso da zecche: come riconoscerle e prevenirle
Ehrlichiosi e anaplasmosi: cosa sono
L'ehrlichiosi e l'anaplasmosi sono infezioni causate da batteri simili alle rickettsie e trasmesse all'uomo dalle zecche. I sintomi principali sono febbre, mal di testa e disturbi gastrointestinali. Le zecche sono fra i principali vettori della malattia, mentre i serbatoi dell'infezione sono molto probabilmente cani, cavalli e animali selvatici.
Habitat ideale delle zecche
Le zecche si trovano in tutto il mondo, generalmente la loro attività si concentra nei mesi caldi in luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva. I cambiamenti climatici in atto, però, possono influenzare l'attività delle zecche in base a situazioni locali. Anche luoghi come stalle, ricoveri di animali e pascoli possono essere habitat ideali per le zecche. Infatti, l'anaplasmosi può colpire anche cani e cavalli. Se negli Stati Uniti l'ehrlichiosi è considerata una malattia infettiva emergente, al momento non sembrano essere stati notificati casi in Italia.
Segni e sintomi a cui fare attenzione
Le zecche non saltano e non volano sugli ospiti ma si portano sull'estremità delle piante erbacee o dei cespugli aspettando il passaggio di un animale al quale aggrapparsi (uomo incluso). Nell'uomo ehrlichiosi e anaplasmosi si manifesta dopo un periodo di incubazione che va da1 a 2 settimane. Come indicato dal Cdc i primi segni delle due malattie sono:
Febbre o brividi
Mal di testa severo
Dolori muscolari
Disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, perdita di appetito)
Rashcutaneo (più comune nei pazienti con ehrlichiosi)
Trattamento
L'Iss ricorda che se vengono individuate le zecche sulla pelle "vanno prontamente rimosse perché la probabilità di contrarre un'infezione è direttamente proporzionale alla durata della permanenza del parassita sull'ospite. Infatti, solo dopo un certo periodo (alcune ore) in cui è saldamente ancorata per alimentarsi, la zecca rigurgita parte del pasto e potrebbe inoculare nel sangue dell'ospite eventuali patogeni". Nel caso di morso da zecca è bene rivolgersi al proprio medico di riferimento che valuterà se iniziare un trattamento antibiotico. È fortemente sconsigliato assumere antibiotici in periodo osservazionale perché potrebbero mascherare i segni della malattia.
Prevenzione
Al momento è disponibile il vaccino per prevenire l'encefalite da zecche (TBE), ma non ne esistono ancora prevenire ehrlichiosi e anaplasmosi. L'Iss e il Cdc hanno condiviso dei suggerimenti per prevenire la puntura di zecca. Ecco quali sono.
Prima di uscire all'aperto:
Conoscere le zone più a rischio presenza di zecche
Indossare abiti chiari che rendono più facile l'individuazione delle zecche
Utilizzare sia repellenti per insetti o prodotti che scoraggiano l'attacco delle zecche come indicato in etichetta (ad esempio a base di DEET o N-dietiltoluamide e Icaridina o KBR3023)
Utilizzare calze chiare (meglio stivali), pantaloni lunghi e preferibilmente un cappello
Evitare di strusciare l'erba lungo il margine dei sentieri, non addentrarsi nelle zone in cui l'erba è alta
Trattare sempre gli animali domestici con prodotti specifici contro le zecche, soprattutto a ridosso di una escursione
Dopo l'escursione
Effettuare un attento esame visivo e tattile della propria pelle, dei propri indumenti. Le zecche tendono a localizzarsi sulla testa, sul collo, dietro le ginocchia, sui fianchi
Controllare, scuotere ed eventualmente spazzolare gli indumenti prima di portarli all'interno delle abitazioni per poi lavarli
Utilizzare l'asciugatrice ad alte temperature per almeno 10 minuti per eliminare eventuali zecche
Lavarsi appena possibile
Se si trova una zecca rimuoverla appena possibile
Controllare insorgenza di febbre o rush fino a 30 giorni dopo il morso da zecca
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