17 luglio 2023
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Tattoo temporanei e dermatite: riconoscere i sintomi e attivare cosmetovigilanza
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Tatuaggi temporanei con hennè o decalcomanie sulla pelle, usati spesso in estate come decorazione cancellabile, possono causare dermatiti da contatto. La Food and drug administration americana (FDA) ha già ricevuto segnalazioni di reazioni avversi da tatuaggi temporanei. In Italia, i pazienti e gli operatori sanitari possono riportare i propri sospetti al medico di famiglia e al farmacista di fiducia che segnaleranno al Ministero della Salute attraverso l'attività di Cosmetovigilanza. Ecco in dettaglio come riconoscere, prevenire e affrontare la dermatite da contatto causata da decalcomanie e tatuaggi all'hennè.
Come riporta la FDA, "I tatuaggi temporanei con decalcomanie vengono utilizzati per decorare qualsiasi parte del corpo, comprese le aree del viso e intorno agli occhi, e possono durare per un giorno o fino a una settimana o più". La decalcomania su pelle è conosciuta anche con il nome di "trasferelli" e sono particolarmente apprezzati dai bambini. Queste decorazioni sono immagini allegate a un supporto rimovibile dal supporto mediante bagnatura e l'immagine poi applicata direttamente sulla pelle. Altri hanno un supporto che aderisce alla pelle, creando una barriera parziale o completa tra la pelle e i coloranti utilizzati nell'immagine.
L'henné, invece, è una colorazione ricavata da una pianta, utilizzata come tintura per capelli e per disegnare i tatuaggi temporanei. Poiché l'henné in genere produce una tinta marrone, marrone-arancio o bruno-rossastro, è necessario aggiungere altri ingredienti per creare quelli commercializzati come "henné nero" (detto anche black henna) e "henné blu". Spesso, infatti, l'hennè è mescolato a parafenilenediamina (PPD), per ridurre il tempo di fissaggio o per ottenere una colorazione più scura. Sia per le decalcomanie sia per l'hennè è sempre consigliato effettuare un "patch test" su una piccola area della pelle prima di applicarli su zone più grandi.
Il Ministero della Salute riporta che il regolamento europeo sui prodotti cosmetici stabilisce che quelli immessi sul mercato debbano essere "sicuri per la salute umana se utilizzati in condizioni d'uso normali o ragionevolmente prevedibili. Nonostante questo, però, è possibile che si verifichino degli effetti indesiderabili a seguito di utilizzo di un prodotto cosmetico". Infatti, hennè e decalcomanie possono causare un'infiammazione della pelle per il contatto diretto con sostanze irritanti (dermatite da contatto irritante) o allergeni (dermatite allergica da contatto). I sintomi comprendono:
-prurito
-dolore
-eritema
-desquamazione
-tumefazione cutanea
-vesciche
-ulcerazioni.
Trattamento e cosmetovigilanza
Normalmente per trattare la dermatite da contatto vengono utilizzati corticosteroidi topici, antipruriginosi e si consiglia di evitare l'uso del prodotto o degli agenti irritanti e allergizzanti. Grazie all'attività di Cosmetovigilanza del Ministero della Salute vengono raccolte le segnalazioni degli effetti avversi attribuibili all'uso di un cosmetico.
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Decalcomanie e hennè: consigliato fare sempre un patch test
Come riporta la FDA, "I tatuaggi temporanei con decalcomanie vengono utilizzati per decorare qualsiasi parte del corpo, comprese le aree del viso e intorno agli occhi, e possono durare per un giorno o fino a una settimana o più". La decalcomania su pelle è conosciuta anche con il nome di "trasferelli" e sono particolarmente apprezzati dai bambini. Queste decorazioni sono immagini allegate a un supporto rimovibile dal supporto mediante bagnatura e l'immagine poi applicata direttamente sulla pelle. Altri hanno un supporto che aderisce alla pelle, creando una barriera parziale o completa tra la pelle e i coloranti utilizzati nell'immagine.
L'henné, invece, è una colorazione ricavata da una pianta, utilizzata come tintura per capelli e per disegnare i tatuaggi temporanei. Poiché l'henné in genere produce una tinta marrone, marrone-arancio o bruno-rossastro, è necessario aggiungere altri ingredienti per creare quelli commercializzati come "henné nero" (detto anche black henna) e "henné blu". Spesso, infatti, l'hennè è mescolato a parafenilenediamina (PPD), per ridurre il tempo di fissaggio o per ottenere una colorazione più scura. Sia per le decalcomanie sia per l'hennè è sempre consigliato effettuare un "patch test" su una piccola area della pelle prima di applicarli su zone più grandi.
Dermatite da contatto: segni e sintomi
Il Ministero della Salute riporta che il regolamento europeo sui prodotti cosmetici stabilisce che quelli immessi sul mercato debbano essere "sicuri per la salute umana se utilizzati in condizioni d'uso normali o ragionevolmente prevedibili. Nonostante questo, però, è possibile che si verifichino degli effetti indesiderabili a seguito di utilizzo di un prodotto cosmetico". Infatti, hennè e decalcomanie possono causare un'infiammazione della pelle per il contatto diretto con sostanze irritanti (dermatite da contatto irritante) o allergeni (dermatite allergica da contatto). I sintomi comprendono:
-prurito
-dolore
-eritema
-desquamazione
-tumefazione cutanea
-vesciche
-ulcerazioni.
Trattamento e cosmetovigilanza
Normalmente per trattare la dermatite da contatto vengono utilizzati corticosteroidi topici, antipruriginosi e si consiglia di evitare l'uso del prodotto o degli agenti irritanti e allergizzanti. Grazie all'attività di Cosmetovigilanza del Ministero della Salute vengono raccolte le segnalazioni degli effetti avversi attribuibili all'uso di un cosmetico.
Questo facilita la sorveglianza post-marketing e garantisce la tutela della salute dei cittadini. È sufficiente recarsi dal proprio medico di famiglia o dal farmacista di fiducia che compilerà il form disponibile sul sito.
fonte: Farmacista33
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