Il variopinto mondo degli integratori

06 novembre 2009
Interviste

Il variopinto mondo degli integratori



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Il mondo degli integratori alimentari è decisamente variopinto, ci sono gli integratori sostitutivi del pasto e quelli vitaminici, ci sono gli integratori di sali minerali e quelli energetici. Ma qual è la reale efficacia di questi prodotti? Gli integratori fanno bene o fanno male? Sono sicuri? Per capirne di più Dica33 ha intervistato Andrea Poli direttore scientifico della Nutrition foundation of Italy (Nfi).


Gli integratori alimentari servono davvero? Perché, a chi e in quali circostanze?
Per quanto molti siano convinti che un'alimentazione variata sia in grado di fornire tutti i macro e micronutrienti indispensabili per la piena efficienza metabolica, oggi questo non è sempre del tutto vero, per diverse ragioni. La prima è che il cambiamento nelle abitudini alimentari e nello stile di vita avvenuti nell'ultimo secolo hanno "desincronizzato" il processo di adattamento evolutivo tra funzioni biologiche dell'uomo e apporto alimentare. Un secondo fattore critico riguarda l'età media elevata che le migliorate condizioni generali di vita hanno consentito di raggiungere, ma alla quale l'organismo umano non è preparato. Per sostenere l'efficienza metabolica in età avanzata e contribuire a contrastare l'insorgenza di patologie degenerative, anche una dieta ben strutturata può non essere sufficiente. Ma anche il bambino e l'adulto sano possono aver bisogno di micronutrienti extra, sia per far fronte a ritmi di studio, lavoro e svago diventati molto intensi in ogni fase della vita sia per controbilanciare l'impoverimento nutrizionale dei cibi determinato dalle modificate modalità di coltivazione, trasformazione e conservazione.

Quali prodotti, in particolare, possono essere utili per sostenere o recuperare l'equilibrio psicofisico?
Nell'anziano, per contrastare il declino psicofisico, ci si dovrebbe indirizzare prevalentemente verso antiossidanti, acidi grassi essenziali (in particolare, omega-3) e, forse, folati. Rispetto ai primi, benché il complesso degli studi condotti finora non abbia dimostrato una chiara capacità di singoli principi (vitamina C, E, betacarotene ecc.) di ridurre il rischio generale di andare incontro a malattie cardiovascolari e/o degenerative, resta valido il concetto che il mix di vitamine, flavonoidi e polifenoli antiossidanti presenti (o estratte) in molti vegetali "colorati", può contribuire a contrastare i radicali liberi, con un impatto positivo. Indicazioni più definite si hanno a favore degli omega-3, in particolare il Dha, in grado sia di favorire la funzionalità neuronale sia di proteggere l'apparato cardiovascolare, contribuendo alla prevenzione di patologie croniche ed eventi acuti, come l'infarto. Sempre sul fronte delle prestazioni intellettuali e cognitive sembra utile la supplementazione combinata di folati e vitamine B6 e B12.

E per supportare la crescita del bambino e lo sviluppo puberale?
Nei primi anni di vita, i genitori dovrebbero puntare soprattutto su una dieta sana, variata e regolare, basata su alimenti freschi e poco elaborati. L'aggiunta di complessi multivitaminici o di singoli micronutrienti può essere proposta in presenza di allergie o intolleranze oppure problemi di accettazione di determinati cibi che impediscano al bambino di assicurarsi un apporto alimentare sufficiente o, ancora, in occasione di malattie che alterino temporaneamente l'assorbimento intestinale, di per sé o in conseguenza delle terapie necessarie per contrastarle. Inoltre, può essere opportuno fornire a tutti i bambini supplementazioni di acidi grassi essenziali omega-3, mentre con il sopraggiungere della pubertà e l'inizio del ciclo mestruale diventa importante per molte adolescenti l'integrazione di ferro, soprattutto quando la dieta è povera di alimenti carnei.

Rosanna Feroldi




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