01 ottobre 2015
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro
Depressione in gravidanza: aumenta il rischio di sviluppare l’asma nei figli
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I bambini nati da donne che hanno sofferto di depressione nel corso della gravidanza presentano un rischio un po' più elevato di soffrire di asma rispetto ai figli di donne non depresse. Il dato in realtà non è nuovo, ma viene confermato da una ricerca epidemiologica danese su larga scala da cui emerge invece una novità: i farmaci utilizzati per curare la depressione, almeno i più recenti, anche se assunti in gravidanza, non espongono i figli a un maggior rischio di asma.
«La depressione colpisce dal 7 al 13 per cento delle gestanti, tant'è vero che l'utilizzo di farmaci antidepressivi in gravidanza è aumentato sia in Europa, sia negli Stati Uniti» ricorda l'autrice della ricerca, l'epidemiologa Xiaoqin Liu del Dipartimento di Sanità Pubblica all'Università di Aarhus. È noto che gli antidepressivi assunti nel corso della gravidanza possono attraversare la barriera placentare ed entrare nella circolazione fetale; come conseguenza possono ridurre da un lato lo sviluppo del sistema respiratorio fetale e dall'altro la crescita del feto, entrambi noti fattori di rischio per lo sviluppo di asma nell'infanzia.
Per verificare le eventuali conseguenze dell'utilizzo di questi medicinali, i ricercatori danesi hanno studiato oltre 730mila bambini nati fra il 1996 e il 2007, concentrando l'attenzione in particolare sui circa 21mila figli di donne affette da depressione. Queste ultime sono state suddivise in due gruppi in relazione al fatto che avessero assunto o meno un farmaco antidepressivo nel corso della gravidanza.
In generale, è emerso che i bambini nati da madri depresse avevano un rischio aumentato di circa un quarto di sviluppare asma durante l'infanzia rispetto ai bambini figli di non depresse.
La variazione non era però attribuibile all'uso di farmaci antidepressivi: lo studio dimostra infatti come il rischio fosse il medesimo nei bambini nati da donne depresse che avevano fatto uso di antidepressivi in gravidanza e nei figli di madri con depressione che non erano invece ricorse ai farmaci. Solo gli antidepressivi di vecchia generazione sembravano correlarsi a un lieve aumento del rischio.
Fonte: Pediatrics. 2015. doi: 10.1542/peds.2014-4073
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«La depressione colpisce dal 7 al 13 per cento delle gestanti, tant'è vero che l'utilizzo di farmaci antidepressivi in gravidanza è aumentato sia in Europa, sia negli Stati Uniti» ricorda l'autrice della ricerca, l'epidemiologa Xiaoqin Liu del Dipartimento di Sanità Pubblica all'Università di Aarhus. È noto che gli antidepressivi assunti nel corso della gravidanza possono attraversare la barriera placentare ed entrare nella circolazione fetale; come conseguenza possono ridurre da un lato lo sviluppo del sistema respiratorio fetale e dall'altro la crescita del feto, entrambi noti fattori di rischio per lo sviluppo di asma nell'infanzia.
Per verificare le eventuali conseguenze dell'utilizzo di questi medicinali, i ricercatori danesi hanno studiato oltre 730mila bambini nati fra il 1996 e il 2007, concentrando l'attenzione in particolare sui circa 21mila figli di donne affette da depressione. Queste ultime sono state suddivise in due gruppi in relazione al fatto che avessero assunto o meno un farmaco antidepressivo nel corso della gravidanza.
In generale, è emerso che i bambini nati da madri depresse avevano un rischio aumentato di circa un quarto di sviluppare asma durante l'infanzia rispetto ai bambini figli di non depresse.
La variazione non era però attribuibile all'uso di farmaci antidepressivi: lo studio dimostra infatti come il rischio fosse il medesimo nei bambini nati da donne depresse che avevano fatto uso di antidepressivi in gravidanza e nei figli di madri con depressione che non erano invece ricorse ai farmaci. Solo gli antidepressivi di vecchia generazione sembravano correlarsi a un lieve aumento del rischio.
Fonte: Pediatrics. 2015. doi: 10.1542/peds.2014-4073
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