30 ottobre 2015
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro
Dimagrire migliora l’asma
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Un recente studio canadese, coordinato da Smita Pakhale, dell'Università di Ottawa, dimostra come nei pazienti obesi la perdita di peso si traduca in un miglioramento della severità della malattia, della funzione polmonare e della qualità di vita. L'esistenza di una relazione fra asma e obesità è nota da tempo: si stima per esempio che la probabilità che un obeso sia anche asmatico è circa 1,5 volte superiore a quella di un individuo magro e che a un incremento di 3 punti dell'indice di massa corporea (il Bmi, una misura del grado di obesità) corrisponda un aumento del 35 per cento del rischio di asma.
«Nonostante il rapporto fra asma e obesità sia stato oggetto di molti studi, poca attenzione era stata finora dedicata agli effetti del dimagrimento sulla severità dell'asma» commentano gli autori della ricerca che hanno perciò deciso di verificare l'effetto che può essere ottenuto sull'asma grazie alla riduzione del peso. Per farlo hanno reclutato un gruppo di 22 asmatici obesi (Bmi medio 45,7) in cui hanno verificato la funzione polmonare ricorrendo fra l'altro a un test che permette di valutare la reattività bronchiale (test alla metacolina). A questo punto hanno invitato 16 pazienti a seguire una dieta dimagrante, mentre i rimanenti 6 soggetti sono stati utilizzati quali controlli. Dopo tre mesi di dieta, nel corso dei quali era stato possibile ottenere un dimagrimento medio di 16,5 chili, i ricercatori hanno sottoposto tutti i pazienti a nuovi test che hanno documentato un notevole miglioramento del controllo dell'asma, una diminuzione della reattività bronchiale e un miglioramento della qualità della vita in chi era calato di peso. Miglioramenti che si sono tradotti anche in un aumento dei livelli di attività fisica che potevano essere raggiunti. Ovviamente nei sei pazienti che non avevano seguito la dieta non si è verificata alcuna modifica della funzione respiratoria.
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«Nonostante il rapporto fra asma e obesità sia stato oggetto di molti studi, poca attenzione era stata finora dedicata agli effetti del dimagrimento sulla severità dell'asma» commentano gli autori della ricerca che hanno perciò deciso di verificare l'effetto che può essere ottenuto sull'asma grazie alla riduzione del peso. Per farlo hanno reclutato un gruppo di 22 asmatici obesi (Bmi medio 45,7) in cui hanno verificato la funzione polmonare ricorrendo fra l'altro a un test che permette di valutare la reattività bronchiale (test alla metacolina). A questo punto hanno invitato 16 pazienti a seguire una dieta dimagrante, mentre i rimanenti 6 soggetti sono stati utilizzati quali controlli. Dopo tre mesi di dieta, nel corso dei quali era stato possibile ottenere un dimagrimento medio di 16,5 chili, i ricercatori hanno sottoposto tutti i pazienti a nuovi test che hanno documentato un notevole miglioramento del controllo dell'asma, una diminuzione della reattività bronchiale e un miglioramento della qualità della vita in chi era calato di peso. Miglioramenti che si sono tradotti anche in un aumento dei livelli di attività fisica che potevano essere raggiunti. Ovviamente nei sei pazienti che non avevano seguito la dieta non si è verificata alcuna modifica della funzione respiratoria.
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