04 dicembre 2009
Aggiornamenti e focus
Prepararsi per le feste
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Se è vero che durante tutto l'anno un italiano su tre soffre di lievi disturbi digestivi, durante il periodo natalizio, aumentano i casi e l'intensità dei disturbi. La causa va cercata a tavola, luogo molto frequentato durante le festività e che, con piccole regole e accorgimenti, può lasciare meno brutti ricordi di quanto potrebbe.
I suggerimenti per far sopravvivere stomaco e intestino al Natale li propone Attilio Giacosa, gastroenterologo del Policlinico di Monza. L'esperto invita in primo luogo a non avere fretta durante il pasto, soprattutto se abbondante: "Gustiamoci le pietanze masticando lentamente, la prima fase della digestione, infatti, avviene in bocca". E poi consiglia: "Tra una portata e l'altra, concediamoci una pausa di almeno un quarto d'ora, evitando le sigarette però: la nicotina rilassa i muscoli della valvola che c'è tra stomaco ed esofago impedendone la tenuta e facilitando così la risalita di cibo e acidi". Inoltre, invita a prestare attenzione alla quantità di grassi presenti nelle pietanze, poiché rallentano la digestione, peggiorata dal riposino pomeridiano subito dopo il pranzo o dal mettersi a letto subito dopo la cena, se questa si protrae a lungo. In questi casi, suggerisce l'esperto, meglio aspettare, o prevenire mangiando un po' meno e limitando le porzioni di cotechino, capitone, insaccati e formaggi stagionati.
Fatte salve alcune patologie specifiche, come diabete o cardiopatie, che richiedono attenzioni più che particolari all'alimentazione, quello che può capitare, quando si esagera o si ha la sfortuna di incontrare cibo batteriologicamente contaminato, sono disturbi dello stomaco e dell'intestino. L'eventualità più probabile è la difficoltà a digerire, tecnicamente dispepsia, che si manifesta con bruciori di stomaco, rigurgito, sensazione di pienezza gastrica o tensione addominale, eruttazioni e aerofagia, alito cattivo, nausea. Si possono verificare episodi di gastrite acuta con dolore localizzato allo stomaco e alla parte alta dell'addome, a volte anche nausea. Inoltre l'eccesso di acidità gastrica può raggiungere la mucosa del primo tratto intestinale (duodeno), provocando dolore epigastrico, acuto e bruciante, gonfiore addominale. A questo quadro si aggiungo i rischi di tossinfezioni, a volte dovute a semplice ipersensibilità individuale e non solo a cibo contaminato. Escludendo segnali più seri, come la presenza o il sospetto di sangue o un dolore in sedi precise che aumenta anziché risolversi, per affrontare le conseguenze del Natale si può ricorrere all'automedicazione con farmaci da banco, consigliati dal farmacista a fronte di una descrizione dei sintomi. I prodotti che vengono proposti appartengono alla categoria degli antiacidi, per tamponare gli acidi gastrici già secreti, o degli antisecretivi per ridurne la produzione. La motilità e lo svuotamento dello stomaco migliora con i procinetici e in caso di tossinfezioni si interviene e con probiotici, che non sono yogurt, ma farmaci che contengono un determinato tipo e numero di bifidobacillus che reintegrano la flora intestinale.
Simona Zazzetta
Conferenza stampa Anifa. Milano, 3 dicembre 2009
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I suggerimenti per far sopravvivere stomaco e intestino al Natale li propone Attilio Giacosa, gastroenterologo del Policlinico di Monza. L'esperto invita in primo luogo a non avere fretta durante il pasto, soprattutto se abbondante: "Gustiamoci le pietanze masticando lentamente, la prima fase della digestione, infatti, avviene in bocca". E poi consiglia: "Tra una portata e l'altra, concediamoci una pausa di almeno un quarto d'ora, evitando le sigarette però: la nicotina rilassa i muscoli della valvola che c'è tra stomaco ed esofago impedendone la tenuta e facilitando così la risalita di cibo e acidi". Inoltre, invita a prestare attenzione alla quantità di grassi presenti nelle pietanze, poiché rallentano la digestione, peggiorata dal riposino pomeridiano subito dopo il pranzo o dal mettersi a letto subito dopo la cena, se questa si protrae a lungo. In questi casi, suggerisce l'esperto, meglio aspettare, o prevenire mangiando un po' meno e limitando le porzioni di cotechino, capitone, insaccati e formaggi stagionati.
Fatte salve alcune patologie specifiche, come diabete o cardiopatie, che richiedono attenzioni più che particolari all'alimentazione, quello che può capitare, quando si esagera o si ha la sfortuna di incontrare cibo batteriologicamente contaminato, sono disturbi dello stomaco e dell'intestino. L'eventualità più probabile è la difficoltà a digerire, tecnicamente dispepsia, che si manifesta con bruciori di stomaco, rigurgito, sensazione di pienezza gastrica o tensione addominale, eruttazioni e aerofagia, alito cattivo, nausea. Si possono verificare episodi di gastrite acuta con dolore localizzato allo stomaco e alla parte alta dell'addome, a volte anche nausea. Inoltre l'eccesso di acidità gastrica può raggiungere la mucosa del primo tratto intestinale (duodeno), provocando dolore epigastrico, acuto e bruciante, gonfiore addominale. A questo quadro si aggiungo i rischi di tossinfezioni, a volte dovute a semplice ipersensibilità individuale e non solo a cibo contaminato. Escludendo segnali più seri, come la presenza o il sospetto di sangue o un dolore in sedi precise che aumenta anziché risolversi, per affrontare le conseguenze del Natale si può ricorrere all'automedicazione con farmaci da banco, consigliati dal farmacista a fronte di una descrizione dei sintomi. I prodotti che vengono proposti appartengono alla categoria degli antiacidi, per tamponare gli acidi gastrici già secreti, o degli antisecretivi per ridurne la produzione. La motilità e lo svuotamento dello stomaco migliora con i procinetici e in caso di tossinfezioni si interviene e con probiotici, che non sono yogurt, ma farmaci che contengono un determinato tipo e numero di bifidobacillus che reintegrano la flora intestinale.
Simona Zazzetta
Conferenza stampa Anifa. Milano, 3 dicembre 2009
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