28 aprile 2016
Aggiornamenti e focus
Sostanze chimiche pericolose nei pasti del fast food
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Gli esperti potrebbero avere una ragione in più per sconsigliare il consumo di fast food, sia che si tratti dei classici hamburger, sia di pizze e panini da asporto. Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives dai ricercatori guidati da Ami Zota, della George Washington University's Milken Institute School of Public Health, di Washington, D.C., chi mangia spesso questi cibi potrebbe infatti rischiare un'esposizione maggiore a sostanze chimiche pericolose chiamate ftalati.
«Le due molecole sotto accusa sono in particolare il di(2-etilexil)ftalato (Dehp) e il diisononil ftalato (Dinp), due prodotti che le aziende utilizzano comunemente per rendere più flessibile la plastica e che si trovano per esempio nelle confezioni degli alimenti e nei macchinari per la lavorazione del cibo» spiega la ricercatrice che assieme ai colleghi ha valutato il contenuto di ftalati nelle urine di circa 8.900 persone cercando un'eventuale associazione con la frequenza dei pasti fast food consumati.
«In effetti abbiamo notato che le persone che avevano mangiato tali cibi nella giornata precedente l'analisi avevano in genere livelli di queste due molecole più elevati rispetto a quanto osservato in chi invece non lo aveva fatto, con aumenti compresi tra il 24 e il 40 per cento» dice Zota, «i problemi di salute legati all'esposizione eccessiva agli ftalati riguardano soprattutto difetti nello sviluppo del sistema riproduttivomaschile, ma ci sono sospetti anche su difetti alla nascita, problemi comportamentali nell'infanzia e malattie croniche come l'asma».
Come ricordano gli autori, nei pasti fast food le potenziali fonti di contaminazione da ftalati sono molte: dai contenitori dei cibi, ai sacchetti che contengono gli alimenti e anche i guanti che utilizza chi lavora nelle cucine. «Lo studio non dimostra un legame causa-effetto, ma solo un'associazione» ribatte Lisa Dry, della American Chemistry Council, ricordando che i livelli di ftalati nei cibi, inclusi quelli fast food sono estremamente bassi. «Per evitare rischi inutili, meglio non esagerare con i cibi pronti, soprattutto se si aspetta un bambino o si sta cercando una gravidanza» concludono gli autori.
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