Fumo a fior di pelle

15 febbraio 2006
Aggiornamenti e focus

Fumo a fior di pelle



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La psoriasi è una malattia su base autoimmune, caratterizzata dalla presenza di placche cutanee. Clinicamente non è una patologia particolarmente grave e,anche se non si arriverà mai a una guarigione completa, le terapie a disposizione sono efficaci nel tenerne sotto controllo l'andamento. L'insorgenza della psoriasi sembrerebbe dovuta a componenti genetiche, comportamentali e ambientali, ma vi è una serie di fattori che ne influenzano il decorso. In particolare, il fumo rappresenta un noto fattore di rischio, ma ancora non è stato accertato il rapporto tra la quantità di sigarette fumate e la severità clinica della malattia. Uno studio italiano, condotto presso l'Istituto Dermopatico dell'Immacolata a Roma, e pubblicato sugli Archives of Dermatology, si è occupato di valutare l'associazione tra i diversi aspetti dell'abitudine al fumo e l'andamento della patologia.

Fumo e psoriasi


Lo studio ha coinvolto poco più di 800 pazienti ricoverati presso l'istituto romano e l'andamento della psoriasi è stato valutato mediante l'indice PASI (Psoriasis Area and Severity Index), che definisce la gravità della malattia in relazione all'estensione dell'area coinvolta. Per quanto riguarda l'abitudine al fumo è stata presa in considerazione l'età alla quale si è cominciato a fumare, quella in cui, eventualmente, si è smesso, il numero di sigarette fumate al giorno e il numero di anni durante i quali si è fumato. Sono quindi stati definiti 3 gruppi: fumatori, non fumatori (nel senso che non hanno mai fumato) ed ex fumatori (coloro che avevano smesso di fumare da almeno un anno al momento dello studio).Inoltre, per ogni paziente è stato valutato il grado di distress psicologico, il consumo di alcol, l'indice di massa corporea, la storia familiare di psoriasi e la durata della malattia.

È meglio smettere


Tra i fumatori, lo studio ha evidenziato uno stretto legame tra il numero di sigarette e la gravità della malattia. In particolare, chi fuma più di 20 sigarette al giorno sembra essere soggetto a un rischio due volte maggiore di soffrire di psoriasi in forma grave, rispetto a coloro che ne fumano "solo" dieci. Inoltre, sembra che a influire maggiormente sull'andamento della malattia sia l'intensità del vizio, cioè il numero di sigarette fumate, piuttosto che la durata, cioè da quanto si fuma; il rischio maggiore, tuttavia, si riscontra in chi fuma di più e da più tempo.Un'analisi dei dati sulla base del sesso, ha, inoltre, evidenziato una suscettibilità maggiore nelle donne. Infatti, se per gli uomini la storia familiare rappresenta un importante fattore prognostico per la malattia, per quanto riguarda il sesso femminile, le fumatrici aumentano di circa il 72% il rischio di psoriasi in forma grave, rispetto a chi non ha mai avuto il vizio delle sigarette.La conclusione degli autori è che, alla luce delle nuove scoperte, e cioè dello stretto legame tra sigarette e gravità della psoriasi, una diagnosi di questa patologia dovrebbe sempre essere accompagnata dalla decisione di smettere di fumare, da subito.

Ombretta Bandi



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