20 settembre 2002
Aggiornamenti e focus
I test dell'aspirante
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Prepararsi a una gravidanza serena si può; se esiste un margine di tempo utile si possono eseguire indagini ed eventualmente prendere provvedimenti che mettono al riparo il nascituro in cantiere da molti rischi.
Tutte le decisioni vanno valutate e prese sotto la sorveglianza del ginecologo, che deve verificare con una visita completa le condizioni dell'apparato riproduttivo della futura mamma, assicurandosi con un'ecografia che non ci siano fibromi o cisti ovariche, altrimenti da tenere sotto controllo durante la gravidanza. E' importante inoltre verificare che non ci siano infezioni virali o batteriche. Infine con il Pap-test si esclude la possibilità di anomalie delle cellule del collo dell'utero.
L'anamnesi personale e familiare è una prassi utile per verificare eventuali rischi di complicazioni durante la gravidanza. Una storia di aborti spontanei, epilessia, diabete, patologie cardiovascolari o immunologiche, necessita di un maggior controllo durante il periodo gestazionale. Anche le malattie a carattere ereditario riscontrate in una o entrambe le famiglie della coppia sono un segnale critico da non sottovalutare, in particolare nella scelta delle indagini genetiche da eseguire durante la gravidanza.
Tramite un semplice prelievo di sangue è possibile conoscere molte cose sui genitori.
Il quadro immunologico che ne deriva chiarisce la situazione della futura mamma rispetto ad alcune patologie che durante la gravidanza potrebbero rappresentare una grave minaccia per il feto. E' il caso della rosolia e della toxoplasmosi, due malattie che nel periodo di gestazione provocano gravi danni al nascituro; la ricerca di IgG e IgM specifiche accerta in caso di positività delle prime e negatività delle seconde un'immunità permanente e assenza di infezione in atto. Nel caso in cui entrambe fossero negative non c'è protezione e quindi bisogna osservare opportune precauzioni dopo il concepimento, e ripetere periodicamente il controllo; per la rosolia però si può ricorrere al vaccino, ma in questo caso il concepimento va rimandato di almeno 6 mesi. Un analogo esame si esegue per Citomegalovirus, Herpes virus e virus dell'epatite, anche se in questo caso non esiste immunità permanente.
Entrambi i partner dovrebbero sottoporsi al test dell'HIV: la sieropositività è trasmissibile al nascituro. Altre malattie a trasmissione sessuale (sifilide, gonorrea, clamidia, condilomi, candida) se non riconosciute e non curate possono compromettere la fertilità, o essere la causa di aborti o danni al feto.
Anche il gruppo sanguigno può essere l'origine di complicazioni: quando la donna è di gruppo 0 Rh positivo e il padre A, B o AB, al momento della nascita il bambino potrebbe presentare l'ittero da incompatibilità materno-fetale AB0. Si tratta di una patologia non grave, causata dalla formazione da parte della madre di anticorpi contro i globuli rossi del feto; la sintomatologia è lieve ma conoscere il gruppo sanguigno di entrambi i genitori permette una diagnosi precoce.
Se la donna è A, B o AB non è necessario conoscere il gruppo del padre.
Problemi più gravi nascono quando la madre è Rh negativa e il padre è Rh positivo: in questo caso si potrebbe creare un'incompatibilità tra madre e feto, che sarà Rh positivo, con una reazione più aggressiva che comporta la distruzione dei globuli rossi fetali e la malattia emolitica del neonato. Questa evenienza si potrebbe verificare in una seconda gravidanza, o se si eseguono indagini in cui avviene un contatto tra il sangue materno e il sangue fetale. In questi casi, per prevenire la sensibilizzazione si somministrano alla madre immunoglobuline specifiche entro 72 ore dal parto, così da evitare l'emolisi nelle successive gravidanze.
L'esame del sangue, o emocromo, oltre a rivelare eventuali anemie e carenze di ferro, può essere utile per escludere il rischio di gravi anemie, come la talassemia: entrambi i genitori possono essere portatori sani della patologia, esprimono cioè solo il carattere della microcitemia (globuli rossi più piccoli e quindi più numerosi); ma essendo il gene della malattia recessivo, a ogni gravidanza il nascituro ha il 25% di rischio di ereditare i geni recessivi da entrambi i genitori e quindi manifestare la malattia.
Esenzioni ticket
Il Servizio Sanitario Nazionale incontra le esigenze delle aspiranti mamme con un Decreto legge del 98 che sancisce l'esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni diagnostiche appena descritte, per tutelare e incoraggiare una maternità responsabile. Tale esenzione è valida anche per gli aspiranti papà e per gli esami previsti per entrambi i partner. La lista degli esami preconcezionali in convenzione, previsti nell'allegato A della legge è ampia e contempla tutti i casi in cui l'anamnesi, riproduttiva o familiare della coppia evidenzia condizioni di rischio per il nascituro.
Simona Zazzetta
Fonti
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Tutte le decisioni vanno valutate e prese sotto la sorveglianza del ginecologo, che deve verificare con una visita completa le condizioni dell'apparato riproduttivo della futura mamma, assicurandosi con un'ecografia che non ci siano fibromi o cisti ovariche, altrimenti da tenere sotto controllo durante la gravidanza. E' importante inoltre verificare che non ci siano infezioni virali o batteriche. Infine con il Pap-test si esclude la possibilità di anomalie delle cellule del collo dell'utero.
L'anamnesi personale e familiare è una prassi utile per verificare eventuali rischi di complicazioni durante la gravidanza. Una storia di aborti spontanei, epilessia, diabete, patologie cardiovascolari o immunologiche, necessita di un maggior controllo durante il periodo gestazionale. Anche le malattie a carattere ereditario riscontrate in una o entrambe le famiglie della coppia sono un segnale critico da non sottovalutare, in particolare nella scelta delle indagini genetiche da eseguire durante la gravidanza.
Esami per lei
Tramite un semplice prelievo di sangue è possibile conoscere molte cose sui genitori.
Il quadro immunologico che ne deriva chiarisce la situazione della futura mamma rispetto ad alcune patologie che durante la gravidanza potrebbero rappresentare una grave minaccia per il feto. E' il caso della rosolia e della toxoplasmosi, due malattie che nel periodo di gestazione provocano gravi danni al nascituro; la ricerca di IgG e IgM specifiche accerta in caso di positività delle prime e negatività delle seconde un'immunità permanente e assenza di infezione in atto. Nel caso in cui entrambe fossero negative non c'è protezione e quindi bisogna osservare opportune precauzioni dopo il concepimento, e ripetere periodicamente il controllo; per la rosolia però si può ricorrere al vaccino, ma in questo caso il concepimento va rimandato di almeno 6 mesi. Un analogo esame si esegue per Citomegalovirus, Herpes virus e virus dell'epatite, anche se in questo caso non esiste immunità permanente.
Esami per la coppia
Entrambi i partner dovrebbero sottoporsi al test dell'HIV: la sieropositività è trasmissibile al nascituro. Altre malattie a trasmissione sessuale (sifilide, gonorrea, clamidia, condilomi, candida) se non riconosciute e non curate possono compromettere la fertilità, o essere la causa di aborti o danni al feto.
Anche il gruppo sanguigno può essere l'origine di complicazioni: quando la donna è di gruppo 0 Rh positivo e il padre A, B o AB, al momento della nascita il bambino potrebbe presentare l'ittero da incompatibilità materno-fetale AB0. Si tratta di una patologia non grave, causata dalla formazione da parte della madre di anticorpi contro i globuli rossi del feto; la sintomatologia è lieve ma conoscere il gruppo sanguigno di entrambi i genitori permette una diagnosi precoce.
Se la donna è A, B o AB non è necessario conoscere il gruppo del padre.
Problemi più gravi nascono quando la madre è Rh negativa e il padre è Rh positivo: in questo caso si potrebbe creare un'incompatibilità tra madre e feto, che sarà Rh positivo, con una reazione più aggressiva che comporta la distruzione dei globuli rossi fetali e la malattia emolitica del neonato. Questa evenienza si potrebbe verificare in una seconda gravidanza, o se si eseguono indagini in cui avviene un contatto tra il sangue materno e il sangue fetale. In questi casi, per prevenire la sensibilizzazione si somministrano alla madre immunoglobuline specifiche entro 72 ore dal parto, così da evitare l'emolisi nelle successive gravidanze.
L'esame del sangue, o emocromo, oltre a rivelare eventuali anemie e carenze di ferro, può essere utile per escludere il rischio di gravi anemie, come la talassemia: entrambi i genitori possono essere portatori sani della patologia, esprimono cioè solo il carattere della microcitemia (globuli rossi più piccoli e quindi più numerosi); ma essendo il gene della malattia recessivo, a ogni gravidanza il nascituro ha il 25% di rischio di ereditare i geni recessivi da entrambi i genitori e quindi manifestare la malattia.
Esenzioni ticket
Il Servizio Sanitario Nazionale incontra le esigenze delle aspiranti mamme con un Decreto legge del 98 che sancisce l'esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni diagnostiche appena descritte, per tutelare e incoraggiare una maternità responsabile. Tale esenzione è valida anche per gli aspiranti papà e per gli esami previsti per entrambi i partner. La lista degli esami preconcezionali in convenzione, previsti nell'allegato A della legge è ampia e contempla tutti i casi in cui l'anamnesi, riproduttiva o familiare della coppia evidenzia condizioni di rischio per il nascituro.
Simona Zazzetta
Fonti
- Examens de laboratoire - en pratique médicale courante La Gazzette Medicale 5 édition réactualisée 1990
- Associazione nazionale per la lotta contro le microcitemie in Italia
- Dizionario Medico Illustrato Dorland, Terza edizione italiana - ESI Stampa Medica
- Anti-D administration after childbirth for preventing Rhesus alloimmunisation Cochrane Database Syst Rev 2000;(2):CD000021
- Gilbert GL Infections in pregnant women Med J Aust 2002 Mar 4;176(5):229-36
- Esenzione dal Ticket in gravidanza
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