Coppia vegetale contro l'emicrania

28 aprile 2006
Aggiornamenti e focus, Speciale Mal di testa

Coppia vegetale contro l'emicrania



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La maggior parte delle persone ha avuto a che fare almeno qualche volta con il mal di testa o cefalea e in particolare con l'emicrania, disturbo che non conosce frontiere dato che colpisce circa il 12% della popolazione mondiale, soprattutto femminile. Il dolore pulsante in genere a un lato del cranio e spesso accompagnato da altri sintomi, può essere anche molto intenso e inabilitante e il problema per chi va soggetto ad attacchi ripetuti non è solo bloccarli rapidamente ma soprattutto riuscire a prevenirli. Per la profilassi dell'emicrania, senza dimenticare la correzione di fattori legati allo stile di vita, sono utilizzati diversi farmaci, tra cui in prima linea i cosiddetti triptani, agonisti selettivi dei recettori 5-HT1 B/D della serotonina che è un neurotrasmettitore fortemente coinvolto in questo disturbo neurologico, e poi beta-bloccanti, calcio-antagonisti, ergot-derivati, Fans, antidepressivi triciclici, antiepilettici, antagonisti dei recettori 5-HT2 A/C. Solo metà dei pazienti per i quali è indicata la profilassi, cioè quelli con più di due attacchi al mese, vede però il loro numero ridursi fino al 50% e meno di metà dei soggetti trattati con i triptani sono liberi dal dolore due ore più tardi; inoltre gli effetti indesiderati dei farmaci impiegati sono una causa frequente d'interruzione del trattamento. Occorrono quindi preparati più efficaci e meglio tollerati, realizzati specificamente per la prevenzione degli attacchi emicranici. Ma non essendoci soluzioni valide per tutti è utile disporre di opzioni differenziate. In quest'ottica rientrano anche preparati naturali, come gli estratti di Tanacetum parthenium e di Salix alba, due specie vegetali con proprietà note: una sperimentazione clinica francese ha mostrato che soprattutto la loro associazione è valida nella profilassi dell'emicrania, per probabili meccanismi d'azione sia sinergici che complementari.

Attivi su diversi recettori della serotonina


Il tanaceto partenio, o camomilla bastarda (in inglese feverfew, cioè febbrifugo) è un'erba molto diffusa d'uso tradizionale come antinfiammatorio, antisettico e antiemicranico; anche il salice bianco è una pianta comune nota soprattutto per le sostanze analgesiche della corteccia (a partire dalle quali si è realizzato l'acido acetilsalicilico). I loro estratti vegetali sono elencati nella farmacopea e autorizzati in Europa per la somministrazione per os. Il meccanismo d'azione del partenio non è ben noto, si è però osservato che inibisce i recettori 5-HT2 A/C, ha un'azione debole sui 5HT1 B e non riconosce i 5-HT1 D, mentre il salice blocca marcatamente i 5-HT2 A/C e anche i 5-HT1 D. Si è quindi valutato se la combinazione dei due estratti avesse un effetto anti-emicranico maggiore. Al Dipartimento di Neurologia del Centro Ospedaliero Universitario di Clermont-Ferrand, in Francia, si è condotto uno studio open-label su dodici soggetti di 18-55 anni, maschi e femmine, in buona salute a parte la diagnosi di emicrania senz'aura (cioè senza segni premonitori), che hanno ricevuto per dodici settimane capsule con 300 mg di estratto di T. partenium più 300 di S. alba somministrate due volte al giorno.

Diminuiscono frequenza, intensità, durata


Il trattamento ha ridotto la frequenza degli attacchi del 57,2% dopo sei settimane e del 61,7% al termine in nove pazienti su dieci, con un 70% di soggetti nei quali si sono dimezzati; l'intensità è calata del 38,7% e del 62,6,2% a sei e dodici settimane rispettivamente in dieci pazienti su dieci, con il 70% che ha ottenuto il dimezzamento; infine la durata degli episodi emicranici è diminuita del 67,2% dopo sei settimane e del 76,2% al termine in dieci soggetti su dieci (il totale di riferimento è sempre dieci perché due partecipanti sono stati esclusi, per ragioni non legate al trattamento). I risultati erano nettamente migliori che in altri trial con il solo partenio. La profilassi è risultata anche ben tollerata e al termine dello studio sono apparsi migliorati parametri della qualità di vita quali performance fisica, memoria, livello di ansia. Si tratterà ora di verificare queste evidenze in studi in doppio cieco, randomizzati e controllati contro placebo (nei trial sulla profilassi dell'emicrania l'effetto placebo è consistente), soprattutto condotti su un numero maggiore di partecipanti.

Elettra Vecchia



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