Cefalea e personaggi storici

20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus, Speciale Mal di testa

Cefalea e personaggi storici



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E' quasi un luogo comune che molti grandi personaggi storici avessero un "caratteraccio". E quindi si è diffusa l'idea che l'intelligenza si accompagni spesso a turbe psicologiche. Ma se, invece, il caratteraccio fosse stato l'effetto della cefalea?
"Sbirciando" qua e là tra le biografie di persone illustri, si scopre infatti che alcuni di loro soffrivano di questi disturbi e, forse, proprio per questo furono etichettati come persone vulnerabili e insofferenti.
Ma chi erano, in realtà, questi personaggi con in testa un bel po' di nozioni, ma anche un gran dolore?

Charles Darwin
Noto soprattutto per aver pubblicato la sua teoria sull'origine della specie, Darwin nacque il 12 febbraio 1809 a Shrewsbury, dove dai 9 ai 16 anni frequentò la Shrewsbury School. Di famiglia borghese, fu spinto a frequentare la facoltà di medicina per seguire la stessa carriera del padre e del nonno Erasmus. Darwin, però, abbandonò gli studi e, in alternativa, fu avviato alla carriera ecclesiastica. La sua vera passione, però, erano le scienze naturali, tanto che, contro il volere del padre, accettò di prendere parte a una crociera nell'emisfero australe a bordo del brigantino Beagle, che durò ben 5 anni, in qualità di naturalista di bordo. Questa esperienza fu fondamentale per la sua formazione, soprattutto grazie al gran numero di fossili trovati. Tornato in Inghilterra nel 1836, si stabilì in Campania a Down e lì rimase fino alla morte (12 aprile 1882). Questa lunga sosta sembra fosse dovuta, oltre che all'amore per la scrittura, anche al precario stato di salute caratterizzato, tra l'altro, da forti cefalee.

Fryderyk Franciszek Chopin
Figlio di un immigrato francese, nacque a Zelazowa-Wola, Varsavia, nel 1810 e già all'età di 9 anni si rivelò come pianista prodigio. Dopo tre anni di conservatorio a Varsavia fu proclamato "genio musicale" dal direttore Elsner. Nel 1829 partì per Vienna, dove fu acclamato da tutti per i suoi concerti. Si recò poi a Parigi, a Praga, a Vienna, a Londra e nuovamente in Francia. Dopo un viaggio in Inghilterra e in Scozia per tenervi gli ultimi concerti, tornò a Parigi dove si spense nell'anno 1849. Uomo travagliato nei sentimenti, fu colpito anche nel fisico: la cefalea, da cui forse dipese anche la fama di depresso, e soprattutto la tisi che lo condusse alla morte.
Svincolatosi dalle grandi forme classiche della sonata e della sinfonia, dette sfogo alla sua vena romantica in brevi composizioni per piano in tema di libera e spesso rivoluzionaria concezione formale. Tra queste, ricordiamo: i Notturni, forma nella quale eccelse, le Mazurche, gli Improptu e i piccoli raffinati Valzer.

Sigmund Freud
Nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856 da una famiglia ebraica, la quale nel 1860 si trasferì a Vienna. Qui Freud ebbe modo di frequentare il ginnasio e la facoltà di medicina (si laureò nel 1881). Iniziò come ricercatore, ma ben presto si dedicò alla pratica clinica presso vari ospedali a Vienna e a Parigi. Dopo la morte del padre, nel 1896, fu "sommerso" da una profonda crisi, che tentò di superare tramite l'analisi dei suoi stessi conflitti interni (la cosiddetta autoanalisi, basata soprattutto sull'analisi dei sogni). Nel 1900, pubblicò i risultati del lavoro condotto su se stesso e sui suoi pazienti: L'interpretazione dei sogni. Con l'arrivo del nazismo, però, la psicoanalisi fu messa al bando, come "scienza giudaica", e nel 1933 a Berlino furono bruciati tutti i suoi testi e quelli dei suoi allievi. Decise, quindi, di emigrare con la famiglia a Londra, dove morì nel 1938 contornato non senza vedersi riconosciuta un'enorme fama. Soffriva di frequenti mal di testa, si dice, ma anche di sinusite, è provato. Era vera e propria emicrania o l'effetto del disturbo respiratorio?

Thomas Jefferson
Un vero rivoluzionario che nel 1800, in una lettera privata, scrisse: "ho giurato sull'altare di Dio l'eterna ostilità verso ogni forma di tirannia sulla mente dell'uomo". Nacque nel 1743 in Albermarle Country (Virginia) e studiò presso il College of William and Mary. Il suo punto forte non era certo l'oratoria; al contrario, esprimeva al meglio idee e concetti tramite lettere e scritti. Dopo una carriera da vicepresidente, fu eletto presidente degli Stati Unitinel 1801 e rimase in carica fino al 1809 (terzo presidente d'America). Sua grande impresa fu quella di conquistare nel 1803 il territorio della Louisiana da Napoleone.
Morì il 4 luglio nell'anno 1826, all'età di 83 anni.

Giovanni Calvino
Il suo nome effettivo era Jean Cauvin. Nacque a Noyon nel 1509 da padre finanziere. Con il tempo maturerà un forte sentimento anticlericale. Dopo la morte del padre, fu scomunicato dalla chiesa e si recò a Parigi, dove frequentò gli studi di grammatica, logica e filosofia nel collegio di Fortet. Dopo aver aderito alla Riforma, fu costretto a spostarsi in continuazione per evitare di cadere nelle mani delle autorità cattoliche. Che la cefalea fosse scatenata proprio dai viaggi stressanti?
In seguito si dedicò allo studio e alla scrittura, formulando sulla base della Bibbia e della tradizione cristiana i principi della sua teologia. Morì a Ginevra nell'anno 1564.

Virginia Woolf
E' sicuramente la più grande scrittrice d'avanguardia del novecento europeo. Virginia nacque nel 1882 e crebbe in un ambiente intellettuale e letterario. Non andò mai al college, ma studiò da sola nella grande libreria del padre. A soli 13 anni ebbe la sua prima crisi di nervi e iniziò a ribellarsi e a mostrare il suo carattere indipendente e aggressivo. Nel 1912 sposò Leonard Woolf e in quello stesso anno iniziò a soffrire di forti mal di testa, tanto che cercò persino di suicidarsi con dei farmaci (episodio che fa pensare a una cefalea a grappolo). Nel 1917, assieme al marito, fondò una casa editrice, lanciando molti talenti letterari. Il suo capolavoro: Clarissa Dalloway. Il suo tratto più caratteristico: gli ideali femministi, originati dall'odio per la società patriarcale di cui si era sempre sentita vittima. Morì nel 1941 all'età di 59 anni.

Giulio Andreotti
In tempi molto più vicini Andreotti è un arcinoto paziente "veterano" dell'emicrania.
Nato a Roma il 14 gennaio del 1919, si è laureato in giurisprudenza, specializzandosi in diritto canonico. In giovane età, iniziò la carriera di giornalista e cominciò a farsi notare nella FUCI: Federazione degli Universitaria Cattolici Italiani, il cui presidente era Mons. Montini, che divenne Papa Paolo VI. Da Aldo Moro gli fu affidata la direzione di Azione Fucina. Ben presto, dietro consenso di Pio XII, divenne il Presidente della FUCI e, nel frattempo, collaborava alla fondazione della Democrazia Cristiana, al fianco di Alcide De Gasperi e Guido Gonella. Deputato dell'Assemblea Costituente nel 1946, è stato confermato in tutte le successive elezioni della Camera dei Deputati nella circoscrizione di Roma-Latina-Viterbo-Frosinone, dove, nel 1987, è stato eletto per la 12a volta. Il 1° giugno 1991 il Presidente della Repubblica: Francesco Cossiga, lo ha nominato Senatore a vita. Andreotti, inoltre, è autore di numerosi libri, nonché fondatore della rivista politica Concretezze (1955-1976). Attualmente, è: membro della Commissione Affari Esteri del Senato; direttore del mensile Trenta Giorni e presidente del Centro Studi Ciceroniani e della Casa di Dante di Roma.

Annapaola Medina



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