Carne rossa? Meglio non esagerare

01 aprile 2005
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Carne rossa? Meglio non esagerare



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A partire dagli anni '80, da quando cioè i celeberrimi Doll e Peto hanno stimato che il 35% delle morti per cancro è dovuto a fattori dietetici, sono sempre di più le ricerche che mirano a definire il ruolo della dieta nell'incidenza del cancro. Del resto anche in Italia, nel giro di un decennio, la mortalità per tumore del colon-retto è aumentata del 18% da 13385 a 16150 decessi l'anno. Un tumore largamente prevedibile, però, secondo gli esperti che consigliano, da sempre, di abbandonare cattive abitudini di vita, a cominciare proprio dalla dieta. Ma davvero conta così tanto? Uno studio, pubblicato su Jama, ha preso in considerazione, ed è una delle prime volte, la correlazione tra assunzione a lungo termine di carne rossa e cancro colorettale. I risultati sono tutt'altro che confortanti per gli amanti dei piatti a base di vitello, cavallo, manzo e simili.

Lo studio statunitense


A mettere un po' di chiarezza ai risultati controversi sull'argomento dell'ultimo periodo, hanno provveduto i ricercatori dell'American Cancer Society che hanno monitorato stile di vita, abitudini alimentari e dieta di 148610 adulti con un'età media di 63 anni, sottoponendoli a questionari nel 1982 e, successivamente, tra il '92 e il '93, nei quali i volontari indicavano le abitudini alimentari, l'esercizio fisico, altre caratteristiche del loro stile di vita e i problemi di salute. I risultati? Nel 2001, a distanza di 19 anni dal primo questionario, sono stati rilevati ben 1667 nuovi casi di cancro colorettale. Come a dire che coloro che consumavano alti quantitativi di carne rossa e carni trattate (insaccati, scatolette e paté, tutti ricchi di aromi e conservanti) avevano il 50% in più di possibilità di ammalarsi di queste forme tumorali rispetto a coloro che consumavano meno carne. Il campione contraddistinto da una dieta a base di pesce e carni bianche evidenziava, inoltre, un rischio inferiore di circa il 25% di ammalarsi. Dati preoccupanti per gli amanti dell'hamburger, visto che ne basta uno grande quanto un palmo di mano ad aumentare il rischio di cancro. Ma quanta carne rossa è sicura? Lo studio non era mirato a questo ma - sostengono i ricercatori - i livelli più bassi di rischio sono stati riscontrati negli uomini che mangiano meno di 1 oncia e mezza di carne rossa al giorno, pari a circa 45 grammi, per le donne il livello è ancora più basso, meno di 30 grammi al giorno. Beh molti americani dovranno cambiare dieta non c'è che dire. Del resto la carne rossa non è l'unica responsabile del rischio di cancro - puntualizza un'editoriale di accompagnamento al pezzo. Mantenersi attivi perciò e non fumare rimangono consigli prioritari. Ma anche mangiare in modo corretto: meno grassi animali, perciò, e più fibre e legumi. Del resto vorrà pur dire qualcosa se le popolazioni orientali più vegetariane di noi hanno una bassissima incidenza di cancro intestinale.

Marco Malagutti



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