01 giugno 2004
Aggiornamenti e focus
Basta che sia dieta
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Un modo per sapere che cosa pensano della dieta gli italiani e le italiane è chiederlo direttamente a loro, l'altro è chiederlo agli specialisti destinatari delle richieste in campo nutrizionale. E' quanto ha fatto recentemente Federsalus, l'associazione che raggruppa i produttori di integratori alimentari. Medici, psicologi e dietisti hanno dunque riferito quanto percepiscono dal contatto con i propri pazienti. Il primo dato è quello sulla preparazione degli utenti, e non è positivo : per il 36% l'informazione è poca, per il 19% addirittura nulla. La confusione regna soprattutto in fatto di abbinamenti tra i cibi (74%); sulle diete ipocaloriche (68%); sulle funzionalità degli integratori alimentari (65%).
Si conferma anche la tendenza a farsi da sé la propria dieta (lo riferisce il 68% degli esperti intervistati), forse l'errore più frequente, cui ne seguono altri come prestare attenzione alla propria alimentazione soltanto in vista dell'estate; l'eliminazione di uno o più pasti principali; seguire le diete alla moda. A questi comportamenti soggiace una vecchia illusione, quella di ottenere risultati molto, troppo, in fretta. Un altro aspetto affrontato sono le fonti da cui il cittadino trae le sue informazioni in ambito dietologico. Al primo sposto, sempre secondo gli specialisti, vengono i giornali generalisti, non quelli più o meno specializzati in salute, poi i programmi televisivi e, infine, le esperienze di amici e conoscenti. E' ovvio che in questo modo salta uno dei principi cardine della dietologia, cioè la personalizzazione della prescrizione.
Anche sugli integratori alimentari, il pubblico manifesta errate convinzioni: il 36% degli intervistati ha constatato la convinzione da parte della maggioranza degli italiani che gli integratori facciano sempre bene. Il 31% quella che, essendo sostanze naturali, siano innocue. Il 12%, quella che siano indispensabili per aumentare la potenza fisica. Meno consistente, ma significativo, il fenomeno opposto: il 7% ha riscontrato infine una diffusa credenza che gli integratori siano sostanze addirittura dopanti, e comunque che facciano male (5%).
Proprio una non corretta conoscenza delle caratteristiche e della funzionalità degli integratori alimentari è alla base di molti comportamenti sbagliati circa la loro assunzione. Un italiano su tre decide di farne uso comunque. La causa di ciò, secondo il 37% degli esperti, è la convinzione che non possano fare male. Secondo il 30%, molti consumatori li adoperano come sostitutivi del pasto; mentre, in base alle dichiarazioni del 15% degli intervistati, molto diffusa è anche l'abitudine all' auto-prescrizione. Secondo, infine, il 7% degli intervistati, qualcuno addirittura crede che raddoppiando le dosi si ottengano risultati più immediati.
Visto che a commissionare l'indagine è appunto un'associazione di categoria, non poteva mancare una domanda diretta ai professionisti della dieta sugli integratori. Abbastanza equilibrate le risposte. Per il 62% degli intervistati gli integratori sono utili in caso di diete ipocaloriche, o nelle diete vegetariane.
Ovviamente l'indagine ha un valore limitato, ma sembra rispecchiare dati raccolti in altre occasioni. Resta il fatto che comunque i medici rispondono a proposito degli orientamenti di chi, alla fine, ha chiesto aiuto agli specialisti. E gli altri che dal medico non vanno? Che cosa combinano?
Sveva Prati
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Si conferma anche la tendenza a farsi da sé la propria dieta (lo riferisce il 68% degli esperti intervistati), forse l'errore più frequente, cui ne seguono altri come prestare attenzione alla propria alimentazione soltanto in vista dell'estate; l'eliminazione di uno o più pasti principali; seguire le diete alla moda. A questi comportamenti soggiace una vecchia illusione, quella di ottenere risultati molto, troppo, in fretta. Un altro aspetto affrontato sono le fonti da cui il cittadino trae le sue informazioni in ambito dietologico. Al primo sposto, sempre secondo gli specialisti, vengono i giornali generalisti, non quelli più o meno specializzati in salute, poi i programmi televisivi e, infine, le esperienze di amici e conoscenti. E' ovvio che in questo modo salta uno dei principi cardine della dietologia, cioè la personalizzazione della prescrizione.
Anche sugli integratori alimentari, il pubblico manifesta errate convinzioni: il 36% degli intervistati ha constatato la convinzione da parte della maggioranza degli italiani che gli integratori facciano sempre bene. Il 31% quella che, essendo sostanze naturali, siano innocue. Il 12%, quella che siano indispensabili per aumentare la potenza fisica. Meno consistente, ma significativo, il fenomeno opposto: il 7% ha riscontrato infine una diffusa credenza che gli integratori siano sostanze addirittura dopanti, e comunque che facciano male (5%).
Integratori utili se...
Proprio una non corretta conoscenza delle caratteristiche e della funzionalità degli integratori alimentari è alla base di molti comportamenti sbagliati circa la loro assunzione. Un italiano su tre decide di farne uso comunque. La causa di ciò, secondo il 37% degli esperti, è la convinzione che non possano fare male. Secondo il 30%, molti consumatori li adoperano come sostitutivi del pasto; mentre, in base alle dichiarazioni del 15% degli intervistati, molto diffusa è anche l'abitudine all' auto-prescrizione. Secondo, infine, il 7% degli intervistati, qualcuno addirittura crede che raddoppiando le dosi si ottengano risultati più immediati.
Visto che a commissionare l'indagine è appunto un'associazione di categoria, non poteva mancare una domanda diretta ai professionisti della dieta sugli integratori. Abbastanza equilibrate le risposte. Per il 62% degli intervistati gli integratori sono utili in caso di diete ipocaloriche, o nelle diete vegetariane.
Ovviamente l'indagine ha un valore limitato, ma sembra rispecchiare dati raccolti in altre occasioni. Resta il fatto che comunque i medici rispondono a proposito degli orientamenti di chi, alla fine, ha chiesto aiuto agli specialisti. E gli altri che dal medico non vanno? Che cosa combinano?
Sveva Prati
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