21 dicembre 2006
Aggiornamenti e focus
I progressi anti-cancro
Tags:
La sconfitta del cancro è sempre in primo piano tra le sfide della medicina e anche quest'anno l'impegno è proseguito attivamente, registrando alcuni progressi. Intanto c'è da osservare che, a livello epidemiologico, le campagne di prevenzione e di screening, con gli avanzamenti diagnostici e terapeutici, cominciano o continuano a dare frutti. Nel nostro paese, come attesta l'Istituto Superiore di Sanità, sono diminuiti sia i tassi standardizzati sia la mortalità per i tumori, una tendenza che continua da circa un decennio, anche se è controbilanciata dall'aumento di casi dovuto all'allungamento della vita e all'incremento degli anziani.
Andamenti che accomunano tutti i paesi più sviluppati nei quali si dimostra che la diagnosi precoce e migliori strategie terapeutiche pagano, quindi vanno intensificate e rese accessibili a tutti (cosa che non si verifica purtroppo in paesi meno ricchi o decisamente poveri); molto però c'è ancora da fare per la prevenzione primaria, cioè relativa ai fattori di rischio, che vedono fortemente coinvolti i nostri stili di vita.
Certo i miglioramenti nelle guarigioni non riguardano tutti i tumori e non tutti allo stesso modo, infatti se le percentuali considerate nel loro complesso raggiungono il 50% i risultati che si ottengono per esempio per il cancro della mammella sono decisamente migliori di quelli relativi al tumore del polmone; quanto alla frequenza tengono banco le neoplasie a carico di questi organi insieme a quelle del colon-retto (prime tre per mortalità), dello stomaco e della prostata.
E' soprattutto in campo terapeutico che si intensificano gli sforzi e in questo senso la ricerca esplora diverse piste, con l'obiettivo di avere più fronti d'attacco contro il tumore e di realizzare strategie più mirate. Un campo di studio piuttosto dinamico è quello dei vaccini, e una novità importante di quest'anno è la disponibilità dell'immunoprofilassi contro il Papillomavirus, responsabile di una delle più comuni infezioni sessualmente trasmesse e per alcuni dei suoi ceppi virali causa del 70% dei tumori della cervice, vaginali e anali oltre ad altre forme neoplastiche. Il preparato quadrivalente approvato negli Usa e in Europa copre appunto contro i quattro ceppi più pericolosi e per cross-reattività anche contro altri anch'essi oncogeni; per offrire una protezione precoce è rivolto dalle adolescenti alle giovani donne. Intanto altri vaccini anticancro, che più spesso sono terapeutici, sono allo studio o in fasi avanzate di sperimentazione, per esempio prospettive incoraggianti sembrano esserci nel caso del melanoma, o del rene, o del colon-retto per il quale è promettente una strategia di potenziamento immunitario in soggetti già ammalati al vaglio all'Istituto tumori di Milano. Altre vie tentate dalla ricerca clinica sono la possibilità di mirare la terapia su meccanismi cellulari specifici (per esempio l'angiogenesi) invece o in aggiunta al tradizionale approccio citotossico rivolto alla cellula in toto, o l'individualizzazione della terapia tenuto conto della specificità del tumore nel singolo paziente (per esempio presenza o meno di alcuni recettori nel ca mammario), o la messa a punto di sostanze dirette contro bersagli cellulari alterati in senso oncogeno. E un'altra possibile frontiera è quella aperta dall'individuazione delle cellule staminali "cattive", cioè quelle iniziatrici dei tumori: come nel caso del glioblastoma, la neoplasia cerebrale più frequente e tuttora incurabile, per il quale una ricerca in parte italiana ha scoperto l'esistenza di proteine in grado di bloccarne la proliferazione nell'animale. Molti altri, ovviamente i risvolti dell'argomento tumori. Come quelli relativi alla terapia del dolore, per la quale sono si segnalano quest'anno novità positive sul piano della Sanità, o a iniziative quale quella della Rete nazionale tumori rari che interconnette i centri specializzati per una migliore gestione dei pazienti ed entra ora in una nuova fase di sviluppo, appena presentata a Milano.
Elettra Vecchia
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Andamenti che accomunano tutti i paesi più sviluppati nei quali si dimostra che la diagnosi precoce e migliori strategie terapeutiche pagano, quindi vanno intensificate e rese accessibili a tutti (cosa che non si verifica purtroppo in paesi meno ricchi o decisamente poveri); molto però c'è ancora da fare per la prevenzione primaria, cioè relativa ai fattori di rischio, che vedono fortemente coinvolti i nostri stili di vita.
Certo i miglioramenti nelle guarigioni non riguardano tutti i tumori e non tutti allo stesso modo, infatti se le percentuali considerate nel loro complesso raggiungono il 50% i risultati che si ottengono per esempio per il cancro della mammella sono decisamente migliori di quelli relativi al tumore del polmone; quanto alla frequenza tengono banco le neoplasie a carico di questi organi insieme a quelle del colon-retto (prime tre per mortalità), dello stomaco e della prostata.
Progressi in terapia
E' soprattutto in campo terapeutico che si intensificano gli sforzi e in questo senso la ricerca esplora diverse piste, con l'obiettivo di avere più fronti d'attacco contro il tumore e di realizzare strategie più mirate. Un campo di studio piuttosto dinamico è quello dei vaccini, e una novità importante di quest'anno è la disponibilità dell'immunoprofilassi contro il Papillomavirus, responsabile di una delle più comuni infezioni sessualmente trasmesse e per alcuni dei suoi ceppi virali causa del 70% dei tumori della cervice, vaginali e anali oltre ad altre forme neoplastiche. Il preparato quadrivalente approvato negli Usa e in Europa copre appunto contro i quattro ceppi più pericolosi e per cross-reattività anche contro altri anch'essi oncogeni; per offrire una protezione precoce è rivolto dalle adolescenti alle giovani donne. Intanto altri vaccini anticancro, che più spesso sono terapeutici, sono allo studio o in fasi avanzate di sperimentazione, per esempio prospettive incoraggianti sembrano esserci nel caso del melanoma, o del rene, o del colon-retto per il quale è promettente una strategia di potenziamento immunitario in soggetti già ammalati al vaglio all'Istituto tumori di Milano. Altre vie tentate dalla ricerca clinica sono la possibilità di mirare la terapia su meccanismi cellulari specifici (per esempio l'angiogenesi) invece o in aggiunta al tradizionale approccio citotossico rivolto alla cellula in toto, o l'individualizzazione della terapia tenuto conto della specificità del tumore nel singolo paziente (per esempio presenza o meno di alcuni recettori nel ca mammario), o la messa a punto di sostanze dirette contro bersagli cellulari alterati in senso oncogeno. E un'altra possibile frontiera è quella aperta dall'individuazione delle cellule staminali "cattive", cioè quelle iniziatrici dei tumori: come nel caso del glioblastoma, la neoplasia cerebrale più frequente e tuttora incurabile, per il quale una ricerca in parte italiana ha scoperto l'esistenza di proteine in grado di bloccarne la proliferazione nell'animale. Molti altri, ovviamente i risvolti dell'argomento tumori. Come quelli relativi alla terapia del dolore, per la quale sono si segnalano quest'anno novità positive sul piano della Sanità, o a iniziative quale quella della Rete nazionale tumori rari che interconnette i centri specializzati per una migliore gestione dei pazienti ed entra ora in una nuova fase di sviluppo, appena presentata a Milano.
Elettra Vecchia
Salute oggi:
- Notizie e aggiornamenti
- Libri e pubblicazioni
- Dalle aziende
- Appunti di salute
- Nutrire la salute
- Aperi-libri
- Allenati con noi
...e inoltre su Dica33: