16 dicembre 2005
Aggiornamenti e focus
Prender le misure all'autismo
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L’autismo è un complesso disturbo dello sviluppo neurologico, insorge in età neonatale e implica l’alterazione della normale crescita intellettuale ed emotiva. La malattia altera lo sviluppo psicologico e comportamentale: in particolare, nei bambini autistici sono compromesse l’interazione sociale e la comunicazione verbale (che si presenta con un linguaggio ripetitivo con frasi senza significato e fuori dal contesto), mentre i movimenti sono stereotipati e privi di finalità. Le cause che portano a questo disturbo non sono ancora chiare, così come anche le basi neuroanatomiche, sebbene alcuni studi abbiano rivelato un’associazione tra l’autismo e alcune anomalie nel volume cerebrale.
Uno studio pubblicato sugli Archives of general psychiatry si è occupato di misurare il volume cerebrale e la circonferenza cranica di bambini autistici e confrontare i valori con quelli di individui non affetti dalla patologia. Mediante l’utilizzo della risonanza magnetica, è stato misurato il volume cerebrale di 51 autistici, tra i 18 e i 35 mesi di età, e di un gruppo di controllo costituito da 25 bambini della stessa fascia di età, di cui 14 presentavano normale sviluppo, mentre 11 esibivano ritardo mentale. I dati relativi alla circonferenza cranica derivavano, oltre che dai due gruppi precedenti, anche da misurazioni effettuate, dalla nascita fino all’età di tre anni, su un campione di circa 300 bambini, di cui 113 affetti da autismo. I risultati hanno evidenziato un significativo aumento del volume totale del cervello di una percentuale che va dal 4 al 6% nei soggetti con autismo. In particolare, il volume della zona corticale, responsabile dell’elaborazione del pensiero, della percezione e della memoria, risultava maggiore del 5,7% nei bambini autistici, rispetto al gruppo di controllo, mentre non si è riscontrata alcuna differenza significativa per quanto riguarda la regione del cervelletto, che presiede al controllo delle funzioni motorie. L’aumento di volume interessava sia la sostanza grigia, sia quella bianca nei lobi frontale, temporale e occipitale.
Per quanto riguarda la circonferenza cranica non è stata riscontrata alcuna differenza tra i bambini con autismo e il gruppo di controllo al momento della nascita, mentre dai 12 mesi di età in poi, i soggetti affetti dalla patologia mostravano una crescita del cranio maggiore. Alla luce di questi risultati, i ricercatori non sono ancora in grado di affermare se l’aumento del volume cerebrale e della circonferenza cranica giochino un ruolo primario nello sviluppo dell’autismo; se così fosse, si potrebbe ipotizzare un legame con i sintomi della patologia. In questo modo, dal momento che la crescita anomala si verifica dopo il primo anno di vita, potrebbe esserci un periodo pre-sintomatico nel quale un intervento precoce avrebbe un notevole effetto positivo
Ombretta Bandi
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Volume cerebrale maggiore
Uno studio pubblicato sugli Archives of general psychiatry si è occupato di misurare il volume cerebrale e la circonferenza cranica di bambini autistici e confrontare i valori con quelli di individui non affetti dalla patologia. Mediante l’utilizzo della risonanza magnetica, è stato misurato il volume cerebrale di 51 autistici, tra i 18 e i 35 mesi di età, e di un gruppo di controllo costituito da 25 bambini della stessa fascia di età, di cui 14 presentavano normale sviluppo, mentre 11 esibivano ritardo mentale. I dati relativi alla circonferenza cranica derivavano, oltre che dai due gruppi precedenti, anche da misurazioni effettuate, dalla nascita fino all’età di tre anni, su un campione di circa 300 bambini, di cui 113 affetti da autismo. I risultati hanno evidenziato un significativo aumento del volume totale del cervello di una percentuale che va dal 4 al 6% nei soggetti con autismo. In particolare, il volume della zona corticale, responsabile dell’elaborazione del pensiero, della percezione e della memoria, risultava maggiore del 5,7% nei bambini autistici, rispetto al gruppo di controllo, mentre non si è riscontrata alcuna differenza significativa per quanto riguarda la regione del cervelletto, che presiede al controllo delle funzioni motorie. L’aumento di volume interessava sia la sostanza grigia, sia quella bianca nei lobi frontale, temporale e occipitale.
Crescita anomala
Per quanto riguarda la circonferenza cranica non è stata riscontrata alcuna differenza tra i bambini con autismo e il gruppo di controllo al momento della nascita, mentre dai 12 mesi di età in poi, i soggetti affetti dalla patologia mostravano una crescita del cranio maggiore. Alla luce di questi risultati, i ricercatori non sono ancora in grado di affermare se l’aumento del volume cerebrale e della circonferenza cranica giochino un ruolo primario nello sviluppo dell’autismo; se così fosse, si potrebbe ipotizzare un legame con i sintomi della patologia. In questo modo, dal momento che la crescita anomala si verifica dopo il primo anno di vita, potrebbe esserci un periodo pre-sintomatico nel quale un intervento precoce avrebbe un notevole effetto positivo
Ombretta Bandi
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