07 settembre 2005
Aggiornamenti e focus
Videogiochi con effetti collaterali
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Cresce la preoccupazione nei confronti dei videogiochi. I contenuti, infatti, sono sempre più violenti e si teme che questo possa influenzare negativamente i comportamenti di bambini e adolescenti, rendendoli più aggressivi.
In America un gruppo di senatori ha proposto lo stanziamento di 90 milioni di dollari per studiare come i giochi elettronici influenzino gli atteggiamenti dei più giovani e l'American Psychological Association promuove la riduzione della violenza nei videogiochi. Questo sulla base di uno studio effettuato da alcuni ricercatori della St.Leo University, i quali hanno preso in esame tutti le ricerche condotte sull'argomento negli ultimi venti anni. La conclusione è stata che i videogame violenti incrementano il comportamento aggressivo in bambini e adolescenti. Gli studi presi in esame dimostrano come i videogiochi abbiano influenze negative sia a breve sia a lungo termine, infatti pare ci sia un incremento dei comportamenti aggressivi subito dopo aver giocato a un videogame violento anche per meno di 10 minuti. Inoltre tra 600 ragazzi di 13-14 anni, quelli tra loro che più degli altri giocavano a videogiochi violenti, risultavano essere quelli con atteggiamento più ostile nei confronti di insegnanti e autorità in genere. I patiti dei giochi elettronici erano anche quelli maggiormente coinvolti in litigi e risse con i compagni e che avevano un rendimento scolastico più scarso. A quanto emerge dalla ricerca i giocatori, in prevalenza maschi, tendono a imitare nella vita reale le azioni del loro alter ego virtuale, per esempio giocando con gli amici riproducono le mosse di karatè che "compiono" all'interno di un videogioco. Le prossime ricerche punteranno a spiegare perché molti giovani preferiscono giocare a videogiochi violenti piuttosto che giocare all'aperto e perché certe personalità sono tanto attirate da questa forma di svago, infatti coloro che sono più attirati dalla violenza nei giochi elettronici sono quelli che sono più vulnerabili agli effetti dell'esposizione.
Accanto a questo studio, che conferma tutte le preoccupazioni degli adulti nei confronti dei passatempi elettronici, ce n'è un altro che smentisce l'influenza dei videogiochi sul comportamento di bambini e adolescenti. Lo studio, condotto all'Università dell'Illinois, è il primo che si è occupato di valutare le conseguenze a lungo termine dell'esposizione alla violenza e ha seguito, per un mese, due gruppi di persone dai 14 ai 68 anni.Il primo gruppo nel corso del mese ha giocato per circa 56 ore a un violento gioco di ruolo online, mentre il gruppo di controllo era costituito da non giocatori. I ricercatori non hanno riscontrato differenze rilevanti tra i due gruppi per quanto riguarda i comportamenti aggressivi prima e dopo il mese di gioco. Il dato più sorprendente è che, mentre la preoccupazione è rivolta soprattutto ai giovani, in questo studio è emerso che i giocatori adulti erano quelli che venivano maggiormente influenzati dalla violenza nei videogiochi. Tuttavia è necessario che vengano condotti altri studi a lungo termine per poter stabilire se e in che modo la violenza virtuale influenzi effettivamente il comportamento e se succeda a tutte le età.
Ombretta Bandi
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Più aggressivi dopo il gioco
In America un gruppo di senatori ha proposto lo stanziamento di 90 milioni di dollari per studiare come i giochi elettronici influenzino gli atteggiamenti dei più giovani e l'American Psychological Association promuove la riduzione della violenza nei videogiochi. Questo sulla base di uno studio effettuato da alcuni ricercatori della St.Leo University, i quali hanno preso in esame tutti le ricerche condotte sull'argomento negli ultimi venti anni. La conclusione è stata che i videogame violenti incrementano il comportamento aggressivo in bambini e adolescenti. Gli studi presi in esame dimostrano come i videogiochi abbiano influenze negative sia a breve sia a lungo termine, infatti pare ci sia un incremento dei comportamenti aggressivi subito dopo aver giocato a un videogame violento anche per meno di 10 minuti. Inoltre tra 600 ragazzi di 13-14 anni, quelli tra loro che più degli altri giocavano a videogiochi violenti, risultavano essere quelli con atteggiamento più ostile nei confronti di insegnanti e autorità in genere. I patiti dei giochi elettronici erano anche quelli maggiormente coinvolti in litigi e risse con i compagni e che avevano un rendimento scolastico più scarso. A quanto emerge dalla ricerca i giocatori, in prevalenza maschi, tendono a imitare nella vita reale le azioni del loro alter ego virtuale, per esempio giocando con gli amici riproducono le mosse di karatè che "compiono" all'interno di un videogioco. Le prossime ricerche punteranno a spiegare perché molti giovani preferiscono giocare a videogiochi violenti piuttosto che giocare all'aperto e perché certe personalità sono tanto attirate da questa forma di svago, infatti coloro che sono più attirati dalla violenza nei giochi elettronici sono quelli che sono più vulnerabili agli effetti dell'esposizione.
Adulti più influenzati
Accanto a questo studio, che conferma tutte le preoccupazioni degli adulti nei confronti dei passatempi elettronici, ce n'è un altro che smentisce l'influenza dei videogiochi sul comportamento di bambini e adolescenti. Lo studio, condotto all'Università dell'Illinois, è il primo che si è occupato di valutare le conseguenze a lungo termine dell'esposizione alla violenza e ha seguito, per un mese, due gruppi di persone dai 14 ai 68 anni.Il primo gruppo nel corso del mese ha giocato per circa 56 ore a un violento gioco di ruolo online, mentre il gruppo di controllo era costituito da non giocatori. I ricercatori non hanno riscontrato differenze rilevanti tra i due gruppi per quanto riguarda i comportamenti aggressivi prima e dopo il mese di gioco. Il dato più sorprendente è che, mentre la preoccupazione è rivolta soprattutto ai giovani, in questo studio è emerso che i giocatori adulti erano quelli che venivano maggiormente influenzati dalla violenza nei videogiochi. Tuttavia è necessario che vengano condotti altri studi a lungo termine per poter stabilire se e in che modo la violenza virtuale influenzi effettivamente il comportamento e se succeda a tutte le età.
Ombretta Bandi
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