10 marzo 2004
Aggiornamenti e focus
Chili persi per la via
Tags:
Ridurre le calorie o spenderne di più sembrano strategie alternative, e spesso si esalta l'una o l'altra. E' ormai uno slogan, almeno negli Stati Uniti, sostenere che basterebbe camminare un quarto d'ora al giorno, anche in tutta tranquillità, per tagliare 100 calorie e quindi, alla fine dell'anno, capitalizzare una certa riduzione del peso, valutata in circa 4 chili. Dalla Svizzera, però, si risponde che non è affatto così.
Infatti, valutando per cinque anni dal 1997 al 2001 lo stile di vita (dieta, abitudini, uso dei mezzi di trasporto e caratteristiche fisiche) di 6000 cittadini di età compresa tra 35 e 74 anni e applicando a loro la ricetta uno studio ha concluso che con 15 minuti di camminata tranquilla si ottiene un dispendio di 9 calorie, non 100. Diventano 25 se si cammina per mezz'ora. E il traguardo 100, come si ottiene? Camminando, e di buon passo, per almeno mezz'ora si ottiene un dispendio di 129 calorie. Vicino si arriva anche con una via di mezzo: passo moderato per 30 minuti. Al di là del fatto che è difficile per il singolo stabilire cos'è un passo tranquillo, o moderato o svelto, va ricordato che 100 calorie non sono poi così tante. Un esempio potrà rendere l'idea: dopo una camminata a passo moderato di mezz'ora da 85 calorie ci si ferma al bar e, evitando virtuosamente cornetti e maritozzi, si opta per un sanissimo succo di frutta non zuccherato, col che si guadagnano ben 100 calorie e la camminata salutifera si traduce in un aumento dell'introito giornaliero di 15 calorie. Anche se si fosse preso un cappuccino il conto non cambiava. Sempre 100 calorie valgono anche una banana, una fettina di pane e marmellata, un sacchetto piccolo di pop-corn o un budino alla vaniglia. Quanto alle 9 calorie, neanche a parlarne: una caramella ne vale almeno 17. Secondo l'autore dello studio, Michael Costanza dell'Università di Ginevra, il quarto d'ora al giorno non serve a dimagrire, può far bene al cuore e all'umore ma niente di più.
Dagli Stati Uniti rispondono che il problema non sta nelle 100 calorie perse che potrebbero essere poche, ma nel fatto che l'aumento di appetito indotto dall'esercizio, come si è visto, può vanificare lo sforzo. Dunque, secondo Madelyn Fernstrom direttore del Weight Management Center del policlinico universitario di Pittsburgh, anche la camminata da 100 calorie è utile se si mantiene costante la dieta. Inoltre, perfeziona la prescrizione: per dimagrire camminando bisogna cominciare con il coprire in modo tranquillo 800 metri in mezzora, poi passare a 1600 metri in un quarto d'ora e poi a 3 chilometri e più in mezz'ora (non si fa cifra tonda perché negli stati uniti si ragiona in miglia e un miglio sono 1600 metri). Insomma, anche i fautori del metodo alzano un po' il tiro: tre chilometri in mezz'ora è altra cosa rispetto al quarto d'ora iniziale. Ma si può fare a meno delle restrizioni alimentari? Non pare visto che sempre Fernstrom aggiunge che riducendo di 500 calorie al giorno la razione giornaliera si può smaltire circa mezzo chilo la settimana. Ovviamente se si fa anche una camminata da 150 calorie decurtare le portate a tavola è meno traumatico: al conto ne mancano solo 350 (vale a dire fare a meno di due cappuccini e una banana). Ecco, forse impostare così la questione suona un po' più realistico.
Davide Minzoni
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Facendo un po' di conti
Infatti, valutando per cinque anni dal 1997 al 2001 lo stile di vita (dieta, abitudini, uso dei mezzi di trasporto e caratteristiche fisiche) di 6000 cittadini di età compresa tra 35 e 74 anni e applicando a loro la ricetta uno studio ha concluso che con 15 minuti di camminata tranquilla si ottiene un dispendio di 9 calorie, non 100. Diventano 25 se si cammina per mezz'ora. E il traguardo 100, come si ottiene? Camminando, e di buon passo, per almeno mezz'ora si ottiene un dispendio di 129 calorie. Vicino si arriva anche con una via di mezzo: passo moderato per 30 minuti. Al di là del fatto che è difficile per il singolo stabilire cos'è un passo tranquillo, o moderato o svelto, va ricordato che 100 calorie non sono poi così tante. Un esempio potrà rendere l'idea: dopo una camminata a passo moderato di mezz'ora da 85 calorie ci si ferma al bar e, evitando virtuosamente cornetti e maritozzi, si opta per un sanissimo succo di frutta non zuccherato, col che si guadagnano ben 100 calorie e la camminata salutifera si traduce in un aumento dell'introito giornaliero di 15 calorie. Anche se si fosse preso un cappuccino il conto non cambiava. Sempre 100 calorie valgono anche una banana, una fettina di pane e marmellata, un sacchetto piccolo di pop-corn o un budino alla vaniglia. Quanto alle 9 calorie, neanche a parlarne: una caramella ne vale almeno 17. Secondo l'autore dello studio, Michael Costanza dell'Università di Ginevra, il quarto d'ora al giorno non serve a dimagrire, può far bene al cuore e all'umore ma niente di più.
Comunque muoversi aiuta
Dagli Stati Uniti rispondono che il problema non sta nelle 100 calorie perse che potrebbero essere poche, ma nel fatto che l'aumento di appetito indotto dall'esercizio, come si è visto, può vanificare lo sforzo. Dunque, secondo Madelyn Fernstrom direttore del Weight Management Center del policlinico universitario di Pittsburgh, anche la camminata da 100 calorie è utile se si mantiene costante la dieta. Inoltre, perfeziona la prescrizione: per dimagrire camminando bisogna cominciare con il coprire in modo tranquillo 800 metri in mezzora, poi passare a 1600 metri in un quarto d'ora e poi a 3 chilometri e più in mezz'ora (non si fa cifra tonda perché negli stati uniti si ragiona in miglia e un miglio sono 1600 metri). Insomma, anche i fautori del metodo alzano un po' il tiro: tre chilometri in mezz'ora è altra cosa rispetto al quarto d'ora iniziale. Ma si può fare a meno delle restrizioni alimentari? Non pare visto che sempre Fernstrom aggiunge che riducendo di 500 calorie al giorno la razione giornaliera si può smaltire circa mezzo chilo la settimana. Ovviamente se si fa anche una camminata da 150 calorie decurtare le portate a tavola è meno traumatico: al conto ne mancano solo 350 (vale a dire fare a meno di due cappuccini e una banana). Ecco, forse impostare così la questione suona un po' più realistico.
Davide Minzoni
Salute oggi:
- Notizie e aggiornamenti
- Libri e pubblicazioni
- Dalle aziende
- Appunti di salute
- Nutrire la salute
- Aperi-libri
- Allenati con noi
...e inoltre su Dica33: