Mangiare di più per dimagrire

15 ottobre 2004
Aggiornamenti e focus

Mangiare di più per dimagrire



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Gli esperti in materia di nutrizione e obesità ricordano che l'organismo non spreca le energie che introduce con il cibo e se non deve usarle le immagazzina, anche in questo caso vale la legge della termodinamica: ciò che non si consuma si mette da parte.
Ma non è sempre semplice stabilire quanto si mangia e quanto è il caso di mangiare per non aumentare di peso. Può dipendere da molte cose, dalla quantità di grassi o di carboidrati presenti nel cibo, dalla grandezza delle porzioni, da cosa si beve durante i pasti, e senza dubbio dalla forza di volontà.
Ma sono diversi gli aspetti del cibo che influenzano il senso si sazietà che offrono e di questo si sono occupati gli autori di diverse ricerche in cui ai partecipanti veniva dato lo stesso tipo di cibo ma cotto "in tutte le salse".

Meglio zuppa e pan bagnato


Infatti già solo l'aspetto del cibo, il sapore e la sensazione che si percepisce quando è nella bocca, quanto deve essere masticato, i nutrienti che contiene.Non è soltanto il contenuto calorico che conta, ma anche quando densamente queste sono contenute nell'alimento e il volume che se ne consuma. Gli autori dello studio introducono il concetto di densità calorica, cioè la quantità di calorie contenuta in un determinato volume di alimento, perché è questo che fa la differenza in quante calorie si assumono in un pasto e durante un giorno. Ed è quanto dimostrato dallo studio in cui ai partecipanti veniva proposto un pranzo a base di riso e pollo che cotti in casseruola e accompagnati da un bicchiere di acqua da bere fornivano 270 calorie. Con gli stessi ingredienti veniva preparata anche una zuppa e coloro che la preferivano all'altro piatto finivano per consumare 100 calorie in meno. Cosa fa la differenza? La presenza o meno di acqua.

Più acqua meno calorie


Il cibo che ha un basso contenuto di umidità fa aumentarela quantità di calorie assunte: l'uva passa e quella fresca contengono gli stessi macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e forniscono 110 calorie ma la differenza sta nella quantità (volume) che se ne consuma. Ragion per cui se si mangia un pasto composto da una zuppa, verdura e frutta che nel complesso fornisce 475 calorie si consuma un volume di cibo doppio rispetto al volume di cibo più asciutto e più grasso che ci vorrebbe per avere lo stesso apporto calorico. E la differenza finale è un senso di sazietà nel primo caso e una sensazione di avere ancora fame nel secondo.
Sostanzialmente i ricercatori hanno osservato che le persone mangiavano sempre lo stesso quantitativo di cibo ma se l'acqua contribuiva in modo consistente al peso e al volume del pasto si assumeva fino a un terzo delle calorie in meno.
In altri studi era stato dimostrato che se ai partecipanti veniva proposto di mangiare un piatto ricco di acqua, tipo insalata o zuppa, prima della pietanza principale, finivano per mangiare meno calorie in totale di quanto avrebbero mangiato senza l'antipasto a bassa densità calorica.

Niente divieti

Il messaggio che emerge dalle conclusioni degli autori è un messaggio positivo. Non è un caso che molto spesso falliscono i divieti (non mangiare,non bere, non fumare) e allora anziché dire a coloro che devono dimagrire o tenere il peso sotto controllo, di mangiare meno alimenti grassi, si potrebbe consigliare di mangiare più frutta e verdura. Alimenti che per altro, oltre all'acqua contengono molte fibre che, insieme, aumentano il senso di sazietà.

Simona Zazzetta



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