27 luglio 2010
Aggiornamenti e focus
Occhio al sole anche sotto l’ombrellone…
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Il cono d'ombra creato dall'ombrellone, che facilita pisolini riposanti in spiaggia, non protegge al cento per cento dai raggi del sole. Anzi, un terzo delle radiazioni ultraviolette emesse dal sole riesce comunque a raggiungere l'ignaro vacanziero o il bambino che gioca con formine e secchiello. È questo il risultato di uno studio condotto da ricercatori di Valencia che ha evidenziato, grazie all'impiego di un sensore in grado di monitorare la presenza e l'intensità dei raggi ultravioletti, come in realtà le emissioni solari vengano intercettate dall'ombrellone se provengono verticalmente ma riescano in qualche modo a raggiungere la persona in modo trasversale od orizzontale. «È quindi sempre consigliabile - afferma José Martinez-Lozano, coautore dello studio e coordinatore del Gruppo di ricerca sulle radiazioni solari - utilizzare schermi protettivi come cappelli con visiera, occhiali da sole e creme per la pelle anche quando si ritiene di essere protetti dall'ombrellone». L'esposizione eccessiva ai raggi solari, infatti, in particolare nelle ore più calde della giornata, può determinare insolazioni, fotoinvecchiamento, disturbi oculari e aumenta il rischio di melanoma.
Photochemistry and Photobiology 2010; 86 (2): 449-45
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