22 settembre 2010
Aggiornamenti e focus
Camminare fa bene al fisico e al cervello
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Una bella camminata quotidiana ha ripercussioni positive non solo sul fisico ma anche sul cervello. È questo quanto emerge da una ricerca statunitense che ha coinvolto per un anno 70 soggetti di età compresa tra 60 e 80 anni. Il campione è stato seguito per un anno, e le funzioni cerebrali sono state costantemente valutate attraverso la risonanza magnetica funzionale. Si è potuto così constatare che l'attività aerobica, come appunto camminare, aumenta la probabilità che i neuroni della corteccia cerebrale entrino in connessione tra di loro. Ci vuole però tempo e costanza: nei soggetti anziani esaminati, risultati significativi si sono registrati al termine della ricerca, quindi dopo 12 mesi di camminate quotidiane; la valutazione a sei mesi non ha fornito risultati altrettanto soddisfacenti. «È risaputo che anche il cervello viene sottoposto a un decadimento delle sue funzioni man mano che si invecchia», ha commentato Lynn Millar, professore di terapia fisica presso l'Andrews university, nel Michigan. «È altrettanto vero però che questo processo fisiologico può essere contrastato: camminando, il cervello riceve tante informazioni - visive, sonore, fisiche - che lo mantengono attivo e allenato, e quindi più giovane».
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