Ibuprofene Pensa

24 dicembre 2024

Ibuprofene Pensa


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Cos'è Ibuprofene Pensa (ibuprofene)


Ibuprofene Pensa è un farmaco a base di ibuprofene, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS. E' commercializzato in Italia da Towa Pharmaceutical S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Ibuprofene Pensa disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Ibuprofene Pensa disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Ibuprofene Pensa e perchè si usa


Adulti e adolescenti dai 14 anni di età
  • Trattamento sintomatico del dolore e dell'infiammazione nelle malattie artritiche (es. artrite reumatoide), condizioni artritiche degenerative (es.osteoartrite), nella tumefazione dolorosa e nell'infiammazione in seguito a lesioni dei tessuti molli;
  • Trattamento sintomatico del dolore di moderata intensità;
  • Trattamento sintomatico della dismenorrea primaria.

Indicazioni: come usare Ibuprofene Pensa, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

La dose di ibuprofene dipende dall'età o dal peso corporeo del paziente.

La minima dose efficace deve essere utilizzata per il minor tempo necessario per alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4).

Adulti e adolescenti di età superiore ai 14 anni

La dose singola è di 300-600 mg di ibuprofene. La dose giornaliera raccomandata è di 1200-1800 mg di ibuprofene in dosi divise. Deve essere consentito un intervallo di almeno 6 ore tra le dosi. La dose di mantenimento per alcuni pazienti è di 600-1200 mg al giorno. In condizioni gravi o acute, può essere vantaggioso aumentare la dose fino a quando la fase acuta non è sotto controllo, a condizione che la dose totale giornaliera non superi i 2400 mg.

Altre forme farmaceutiche/dosaggi possono essere più appropriati per la somministrazione.

La durata del trattamento è determinata dal medico curante.

Per le malattie reumatiche, può essere necessario assumere IBUPROFENE PENSA per un periodo di tempo prolungato.

Popolazioni speciali

Anziani

Gli anziani sono a maggior rischio di gravi conseguenze di reazioni avverse. Se si ritiene necessario un FANS, deve essere utilizzata la dose efficace più bassa e per la durata più breve possibile.

Il paziente deve essere monitorato regolarmente per sanguinamento gastrointestinale durante la terapia con FANS. Se la funzionalità renale o epatica è compromessa, il dosaggio deve essere valutato individualmente.

Insufficienza renale

Si deve prestare cautela con la dose di ibuprofene nei pazienti con insufficienza renale. La dose deve essere valutata individualmente. La dose deve essere mantenuta la più bassa possibile e la funzionalità renale deve essere monitorata. L'uso di ibuprofene è controindicato nei pazienti con grave insufficienza renale (vedere paragrafo 4.3).

Insufficienza epatica

Si deve usare cautela con la dose nei pazienti con insufficienza epatica. La dose deve essere valutata individualmente e deve essere mantenuta la più bassa possibile. L'uso di questo medicinale è controindicato nei pazienti con grave disfunzione epatica (vedere paragrafo 4.3).

Popolazione pediatrica

IBUPROFENE PENSA compresse rivestite con film da 600 mg non sono indicate nei bambini o negli adolescenti di età inferiore a 14 anni.

Metodo di somministrazione

Uso orale

IBUPROFENE PENSA dovrebbe essere assunto con un bicchiere di acqua.

Le compresse non devono essere frantumate, masticate o succhiate per evitare irritazioni allo stomaco o alla gola. Si raccomanda che i pazienti con stomaco sensibile assumano IBUPROFENE PENSA con il cibo.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Ibuprofene Pensa


  • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • pazienti con anamnesi di reazioni di ipersensibilità (ad es. broncospasmo, asma, rinite, orticaria o angioedema) associate all'uso di acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
  • pazienti con insufficienza cardiaca grave (NYHA Classe IV)
  • pazienti con grave insufficienza epatica o grave insufficienza renale (filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min)
  • condizioni che comportano una maggiore tendenza al sanguinamento
  • anamnesi di colite ulcerosa o colite ulcerosa attiva, morbo di Crohn, ulcera peptica ricorrente/emorragia (due o più episodi distinti di provata ulcerazione o sanguinamento)
  • anamnesi di sanguinamento gastrointestinale o perforazione associata a precedente terapia con FANS
  • pazienti con sanguinamento attivo
  • pazienti con grave disidratazione (ad esempio causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi)
  • ultimi tre mesi di gravidanza (vedere paragrafo 4.6)
  • bambini sotto i 14 anni di età

Ibuprofene Pensa può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embriofetale. I dati degli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo e di malformazione cardiaca e gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine all'inizio della gravidanza. Si ritiene che il rischio aumenti con la dose e la durata della terapia.

Negli animali, è stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita pre e post impianto e della letalità embriofetale. Inoltre, negli animali a cui era stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico, è stato riportato un aumento dell'incidenza di varie malformazioni, comprese quelle cardiovascolari.

Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l'uso di IBUPROFENE PENSA può causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Ciò può verificarsi poco dopo l'inizio del trattamento ed è generalmente reversibile con l'interruzione. Inoltre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali si è risolta dopo l'interruzione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, IBUPROFENE PENSA non deve essere somministrato a meno che non sia strettamente necessario. Se IBUPROFENE PENSA è usato da una donna che cerca di concepire, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere mantenuta la più bassa possibile e la durata del trattamento la più breve possibile. Il monitoraggio prenatale per l'oligoidramnios e la costrizione del dotto arterioso deve essere preso in considerazione dopo l'esposizione a IBUPROFENE PENSA per diversi giorni dalla 20a settimana di gestazione in poi. IBUPROFENE PENSA deve essere interrotto se si riscontrano oligoidramnios o costrizione del dotto arterioso.

Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
  • tossicità cardiopolmonare (costrizione/chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare).
  • disfunzione renale (vedi sopra);
Alla fine della gravidanza, gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre la madre e il neonato a quanto segue:
  • possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse;
  • inibizione delle contrazioni uterine, con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio.
Di conseguenza IBUPROFENE PENSA è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

Allattamento al seno

Nei limitati studi finora disponibili, i FANS possono comparire nel latte materno in concentrazioni molto basse. L'uso di ibuprofene non è raccomandato nelle donne durante l'allattamento.

Fertilità

L'uso di ibuprofene può compromettere la fertilità femminile e non è raccomandato nelle donne che tentano di concepire. Nelle donne che hanno difficoltà a concepire o che sono sottoposte a indagini per infertilità, deve essere presa in considerazione la sospensione dell'ibuprofene.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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