Kruklar

03 novembre 2024

Kruklar


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Cos'è Kruklar (claritromicina)


Kruklar è un farmaco a base di claritromicina, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici macrolidi. E' commercializzato in Italia da SF Group S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Kruklar disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Kruklar disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Kruklar e perchè si usa


Deve essere tenuta in considerazione la guida ufficiale sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

KRUKLAR è indicato negli adulti e negli adolescenti di età superiore ai 12 anni.

Trattamento di infezioni causate da patogeni sensibili alla claritromicina.

Infezioni del tratto rino-faringeo (tonsilliti, faringiti) e dei seni paranasali.

Infezioni del tratto respiratorio inferiore: bronchiti, polmoniti batteriche e polmoniti atipiche.

Infezioni della pelle: impetigine, erisipela, follicolite, foruncolosi e ferite infette.

Infezioni micobatteriche, localizzate o diffuse, sostenute da Mycobacterium avium o Mycobacterium intracellulare.

Infezioni localizzate dovute a Mycobacterium chelonae, fortuitum o kansasii.

La claritromicina, in presenza di riduzione dell'acidità gastrica, è indicata nell'eradicazione dell'Helicobacter pylori, producendo un conseguente decremento della ricorrenza dell'ulcera peptica.

Indicazioni: come usare Kruklar, posologia, dosi e modo d'uso


Posologia

Poiché la compressa non può essere divisa in due parti uguali laddove è previsto un dosaggio da 250 mg è necessario usare altri prodotti contenenti claritromicina che permettono tale dosaggio.

La dose raccomandata di claritromicina nell'adulto e negli adolescenti oltre i 12 anni d'età è di 1 compressa da 250 mg ogni 12 ore. Nei casi di infezioni gravi il dosaggio può essere aumentato fino a 500 mg ogni 12 ore.

La durata di trattamento è 5-14 giorni, ad esclusione del trattamento per la polmonite acquisita in comunità e la sinusite che richiedono 6-14 giorni.

Nei pazienti con infezioni da micobatteri, la dose di partenza è 500 mg due volte al giorno.

Si raccomanda, nel trattamento di infezioni diffuse da Mycobacterium Avium Complex (MAC) in pazienti affetti da AIDS, di proseguire il trattamento fino all'ottenimento di risultati clinici o microbiologici e dopo valutazione clinica. La claritromicina deve essere usata in combinazione con altri farmaci antimicobatterici.

Schema posologico nell'eradicazione dell'Helicobacter pylori:

Tripla terapia:

Claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con amoxicillina 1000 mg due volte al giorno ed omeprazolo 20 mg una volta al giorno per 14 giorni.

Claritromicina 500 mg due volte al giorno in associazione con lansoprazolo 30 mg due volte al giorno ed amoxicillina 1000 mg due volte al giorno per 14 giorni.

Claritromicina è stata usata inoltre anche nei seguenti schemi terapeutici:
  • claritromicina + tinidazolo e omeprazolo o lansoprazolo
  • claritromicina + metronidazolo e omeprazolo o lansoprazolo
  • claritromicina + tetraciclina, bismuto subsalicilato, e ranitidina
  • claritromicina + amoxicillina e lansoprazolo
  • claritromicina + ranitidina bismuto citrato
Popolazioni speciali

Pazienti con compromissione renale

Nei pazienti con insufficienza renale in cui la clearance della creatinina è inferiore a 30 ml/min, il dosaggio di claritromicina deve essere ridotto della metà, ad esempio 250 mg una volta al giorno oppure 250 mg due volte al giorno in caso di infezioni gravi.

In tali pazienti la somministrazione non deve essere proseguita oltre i 14 giorni.

Popolazione pediatrica

Nei bambini con meno di 12 anni di età, l'uso di KRUKLAR non è raccomandato. In tal caso usare altre formulazioni.

Rischio cardiotossico

Per il rischio cardiotossico, vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8

Modo di somministrazione

Uso orale.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Kruklar


  • Ipersensibilità al principio attivo, agli antibiotici della classe dei macrolidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Contemporanea somministrazione con: astemizolo, cisapride, domperidone, pimozide, terfenadina, dal momento che possono indurre un prolungamento dell'intervallo QT ed aritmie cardiache, incluse tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsione di punta (vedere 4.5).
  • Contemporanea somministrazione con ticagrelor o ranolazina (vedere paragrafo 4.5).
  • Contemporanea somministrazione con alcaloidi dell'ergot (ergotamina o diidroergotamina) che può condurre a tossicità da segale cornuta (vedere paragrafo 4.5).
  • Contemporanea somministrazione con midazolam per uso orale e lomitapide (vedere paragrafo 4.5).
  • Pregresso prolungamento dell'intervallo QT (prolungamento dell'intervallo QT, congenito o acquisito, documentato) o aritmia cardiaca ventricolare, inclusa torsione di punta (vedere paragrafo 4.4).
  • Contemporanea somministrazione con inibitori della HMG-CoA riduttasi estensivamente metabolizzati dal CYP3A4 (lovastatina o simvastatina) che determina un aumento del rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.5).
  • Disturbi elettrolitici (ipokaliemia o ipomagnesiemia, a causa del rischio di prolungamento dell'intervallo QT).
  • Grave insufficienza epatica associata a danno renale.
  • Contemporanea somministrazione con colchicina (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).

Kruklar può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

La sicurezza d'uso della claritromicina durante la gravidanza non è stata valutata. Sulla base di risultati variabili ottenuti da studi su animali e dall'esperienza nell'uomo, la possibilità di effetti avversi sullo sviluppo embriofetale non può essere esclusa. Alcuni studi osservazionali che hanno valutato l'esposizione alla claritromicina durante il primo e il secondo trimestre hanno riportato un aumento del rischio di aborto spontaneo rispetto all'assenza di uso di antibiotici o all'uso di altri antibiotici durante lo stesso periodo. Gli studi epidemiologici disponibili sul rischio di gravi malformazioni congenite con l'uso di macrolidi, compresa la claritromicina, durante la gravidanza forniscono risultati contrastanti, pertanto l'uso durante la gravidanza non è raccomandato senza un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.

Allattamento

Non è stata valutata la sicurezza della claritromicina per l'utilizzo durante l'allattamento con latte materno. La claritromicina è escreta attraverso il latte in piccole quantità. È stato stimato che un neonato allattato esclusivamente con latte materno può ricevere circa l'1,7% della dose materna di claritromicina aggiustata per il peso.

Fertilità

Studi condotti sul ratto non hanno mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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