21 febbraio 2020
Un batterio per amico
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Anche noi uomini viviamo in simbiosi con alcune creature. Più che alcune bisognerebbe dire moltissime: volendo quantificare sarebbe meglio dire milioni, miliardi.
Nell'intestino se ne stima una quantità esagerata: dieci volte il numero totale delle cellule che compongono il nostro organismo. Sono per lo più batteri, ma anche funghi e protozoi. Sono la nostra flora intestinale. Un insieme di centinaia di specie diverse che contribuiscono al nostro benessere. Hanno funzioni molto precise: favoriscono la digestione degli alimenti, producono vitamine indispensabili all'organismo, come la biotina e la vitamina K, stimolano positivamente il sistema immunitario, impediscono a germi patogeni di insediarsi e farci ammalare (per citare solo alcune delle funzioni più importanti).
In situazioni di equilibrio sono una ricchezza. Una ricchezza che acquisiamo poco dopo la nascita. Il feto, infatti, è sterile, cioè non alberga questo tipo di "ospiti". Che hanno nomi molto astrusi, alcuni sono aerobi, richiedono cioè la presenza di aria per vivere, altri sono anaerobi e necessitano invece dell'assenza di aria per sopravvivere.
Come tutti gli ecosistemi, la flora intestinale è soggetta a cambiamenti perché le condizioni ambientali, all'interno del tratto digerente, possono variare. La quantità di ossigeno, il livello di acidità (pH), lo spostamento del contenuto intestinale (peristalsi) sono alcuni dei fattori che ne regolano la crescita.
I batteri sono in equilibrio con il nostro organismo e tra di loro, tenendo presente che si tratta di un enorme numero di specie diverse che condividono lo stesso ambiente.
Poiché costituiscono la maggior parte del materiale fecale e producono i gas intestinali, possiamo facilmente capire quando c'è qualcosa che non va, cioè quando da una situazione di eubiosi si passa a una situazione di disbiosi, ossia di disequilibrio. Alcuni dei sintomi sono un eccesso di gas con gonfiore o flatulenza, stipsi, spasmi addominali, diarrea. Talvolta possono dipendere da ciò che si è mangiato, talvolta da terapie mediche (quali trattamenti con antibiotici, sulfamidici, cortisonici, eccesso di lassativi).
L'assunzione di batteri "amici", capaci di arrivare vivi nell'intestino, in questi casi può aiutare a rimettere in ordine le cose. A ripristinare la nostra preziosa simbiosi.
N.B. Ricorda che questo test non ha valore senza il parere di un medico. Se pensi di avere qualche problema non perdere tempo e parlane con il tuo medico di fiducia.
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Guide della salute:
...e inoltre su Dica33:
Nell'intestino se ne stima una quantità esagerata: dieci volte il numero totale delle cellule che compongono il nostro organismo. Sono per lo più batteri, ma anche funghi e protozoi. Sono la nostra flora intestinale. Un insieme di centinaia di specie diverse che contribuiscono al nostro benessere. Hanno funzioni molto precise: favoriscono la digestione degli alimenti, producono vitamine indispensabili all'organismo, come la biotina e la vitamina K, stimolano positivamente il sistema immunitario, impediscono a germi patogeni di insediarsi e farci ammalare (per citare solo alcune delle funzioni più importanti).
In situazioni di equilibrio sono una ricchezza. Una ricchezza che acquisiamo poco dopo la nascita. Il feto, infatti, è sterile, cioè non alberga questo tipo di "ospiti". Che hanno nomi molto astrusi, alcuni sono aerobi, richiedono cioè la presenza di aria per vivere, altri sono anaerobi e necessitano invece dell'assenza di aria per sopravvivere.
Come tutti gli ecosistemi, la flora intestinale è soggetta a cambiamenti perché le condizioni ambientali, all'interno del tratto digerente, possono variare. La quantità di ossigeno, il livello di acidità (pH), lo spostamento del contenuto intestinale (peristalsi) sono alcuni dei fattori che ne regolano la crescita.
I batteri sono in equilibrio con il nostro organismo e tra di loro, tenendo presente che si tratta di un enorme numero di specie diverse che condividono lo stesso ambiente.
Poiché costituiscono la maggior parte del materiale fecale e producono i gas intestinali, possiamo facilmente capire quando c'è qualcosa che non va, cioè quando da una situazione di eubiosi si passa a una situazione di disbiosi, ossia di disequilibrio. Alcuni dei sintomi sono un eccesso di gas con gonfiore o flatulenza, stipsi, spasmi addominali, diarrea. Talvolta possono dipendere da ciò che si è mangiato, talvolta da terapie mediche (quali trattamenti con antibiotici, sulfamidici, cortisonici, eccesso di lassativi).
L'assunzione di batteri "amici", capaci di arrivare vivi nell'intestino, in questi casi può aiutare a rimettere in ordine le cose. A ripristinare la nostra preziosa simbiosi.
- Il mondo di Bat. Alla scoperta dei nostri amici batteri
- Antibiotici, sette regole per usarli nel modo corretto
N.B. Ricorda che questo test non ha valore senza il parere di un medico. Se pensi di avere qualche problema non perdere tempo e parlane con il tuo medico di fiducia.
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- Guida alle analisi mediche
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