19 marzo 2012
Esofagite e ernia iatale
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14 marzo 2012
Esofagite e ernia iatale
Buongiorno, da 2 mesi e mezzo circa soffro di dolori allo stomaco indi per cui il 31 gennaio ho effettuato una EGDS, risultato: ernia jatale da scivolamento ed esofagite peptica distale di grado A. Ho cominciato a curarmi con 40gr di pantoprazolo ogni mattino e domperidone prima dei pasti. La cura ha portato i suoi benefici dopo circa te settimane, ma purtroppo da una decina di giorni i sintomi precedentemente riscontrati sono tornati anche se in maniera più lieve, in particolare sento lo stomaco pesante dopo i pasti, non subito però dopo un'ora circa, palpitazioni allo stomaco, che mi impediscono di dormire bene, e difficoltà a respirare al 100% (pratico calcio a 5 regolarmente e non posso allenarmi al max. ). Io sto continuando tale cura da un mese e mezzo ormai sotto indicazione del mio medico di base. Vorrei però capire cosa sia possibile fare per eliminare definitivamente tale problema e se sia possibile fare ulteriori controlli/esami per eventualmente affinare la cura. Cerco di mantenere una dieta sana ma rifare le due settimane che feci all'inizio della cura proprio non ci riesco: non bere (bevo max un paio di volta a settimana9, non fumare (fumo max 4/5 sigarette al giorno), nessun cibo che possa causare acidità, cioccolato, pomodoro, aglio, piccante, niente dolci, niente bevande gassate non potrei praticamente mangiare alla mediterranea se vogliamo. Solo in bianco e leggero. Se qualche specialista potesse darmi il suo parere o qualche consiglio sarebbe molto importante per me.Grazie mille
Risposta del 18 marzo 2012
Risposta a cura di:
Dott. NATALE SACCA'
La terapia va bene. Le norme dietetiche vanno seguite, almeno nel periodo di acuzie. Per affinare la cura dovrebbe consultare un gastroenterologo di persona in modo da permettere di capire al meglio la problematica.
Dott. Natale Sacca'
Medico Ospedaliero
Specialista in Gastroenterologia
Catanzaro (CZ)
Risposta del 19 marzo 2012
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Non credo che servano altri esami. La cura è la migliore che possa fare per i suoi disturbi. Il consiglio è di proseguire, senza fissarsi troppo sulla dieta. Tra le cose della dieta che lei cita, solo il cioccolato favorisce veramente il reflusso. Tutte le altre contano meno, per esempio il peperoncino piccante è un ottimo digestivo.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Milano (MI)
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