21 ottobre 2004
Leucemia....aiutatemi
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18 ottobre 2004
Leucemia....aiutatemi
Sono affetta da leucemia linfatica cronica scoperta poco tempo fa. Vorrei sapere a cosa vado incontro. . . Ho 23 anni e sono sposata da 4 mesi. Quali sono le cure a cui devo sottopormi? Qauli sono i reali pericoli di questa malattia?Vi prego sono nel panico piu totale e sono giorni che mi rifiuto di comunicare con qualsiasi persona. Spiegatemi quanto possibile. Grazie di cuoreRisposta del 21 ottobre 2004
Risposta a cura di:
Dott.ssa ELISABETTA CANITANO
Intanti un grande grande abbraccio, cara, i giovani sono quelli che guariscono meglio, coraggio.
Spero che qualcuno più pratico di me ti risponda. . . . . . . . . .
Elisabetta Canitano, gineocologa ASL RM D
Dott. Ssa Elisabetta Canitano
Specialista convenzionato
Risposta del 21 ottobre 2004
Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO MARTUCCI
Cara signora, il compito di trattare "a occhi chiusi" un tema così delicato è davvero arduo, ma mi piacerebbe tanto che sentisse la vicinanza di noi tutti. La malattia in questione va affrontata, in primo luogo con lo stato d'animo giusto che non deve MAI essere quello dello sconfitto in partenza. Si tratta di una malattia che decorre in maniera molto variabile da un soggetto all'altro e sono solo gli ematologi che L'hanno in cura che potranno pronunciarsi sulla terapia. Io vorrei solo illustrarLe alcuni aspetti positivi che potranno sostenerLa nella prova di carattere che Le si richiede se vorrà sconfiggere la malattia. Tutto è relativo, dunque non deve prendere la mia risposta in chiave di sottovalutazione del Suo problema, tuttavia consideri: si tratta di una Leucemia che solitamente mostra scarsa aggressività (al punto che in certi casi per anni non richiede alcun trattamento terapeutico e che si sono verificati anche alcuni casi di regressione spontanea), si protrae spesso per tempi molto lunghi e la ricerca medica è molto attiva in in questo campo. Sono tutti elementi che incoraggiano seriamente a sperare con convinzione. La forza d'animo aiuta sempre in tal senso così come la fiducia che dovrà riporre nei medici che La seguono, Coraggio, allora!
Dott. vincenzo martucci
Medico Ospedaliero
UDINE (UD)
Risposta del 21 ottobre 2004
Risposta a cura di:
Dott. DOMENICO FERDINANDO FILOMIA
La cosa migliore è rivolgersi agli ematologici che le hanno diagnosticato la malattia e soprattutto avere fiducia nella loro opera.
Dott. Domenico Ferdinando Filomia
Medico Ospedaliero
CASTROVILLARI (CS)
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