Miglior terapia farmacologica

Risposta a cura di:
Dott. ANDREA SANNA

Inizialmente, prima di cominciare con terapia sarebbe meglio cambiare stile di vita alimentare: eliminare eventuali cibi soprattutto a cena che favoriscono eventuale reflusso: su questo argomento ogni paziente fa il medico di se stesso. tirare su la testata del letto. comunque sono del parere che gli ipp non debbano essere assunti per tempi prolungati ed inoltre evitare il fai date. sempre consultare il proprio medico.

Dott. Andrea Sanna
Specialista in Gastroenterologia
Palau (OT)

Risposta a cura di:
Dott. FRANCESCO MONACO

Salve, dunque gli inibitori di pompa protonica hanno un loro razionale nella malattia ulcerosa gastro duodenale e nella malattia da reflusso gastro esofageo, possono andare essere assunti con sucralfato. La scelta dipende dal tipo di situazione che si presenta, con il sucralfato non si sbaglia comunque; gli inibitori di pompa, quando necessari andrebbero assunti max per un mese un mese e mezzo anche se purtroppo alcuni individui sono destinati ad assumerli in modo indefinito. Certo non sono esenti da effetti collaterali di cui il più importante è quello sull'intestino, l'acidità nello stomaco è importante oltre che per la digestione, rappresenta una barriera difensiva verso tutto quello che ingeriamo, venuta meno questa funzione per uso continui di PPI si possono verificare danni alla stessa mucosa intestinale o meglio alla sua flora.

Dott. Francesco Monaco
Medicina generale convenz.