26 luglio 2014
Prostatectomia radicale e terapia adiuvante
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25 luglio 2014
Prostatectomia radicale e terapia adiuvante
Salve circa 6 settimane fa mio padre, eta 61 anni, è stato sottoposto a intervento di prostatectomia radicale, psa pre operatorio 6, 2 ng/ml, questo il referto istologicoReferto
A. Quattro linfonodi reattivi.
B. Un linfonodo reattivo.
C. Cinque linfonodi reattivi.
D. Quattro linfonodi reattivi.
E. Nodulo prevalente di adenocarcinoma prostatico Gleason 4+5 (ISUP 2005) nel lobo sinistro e Gleason 3+4 nel lobo destro.
Invasione neoplastica perineurale intratumorale ed extraprostatica: presente, diffusa. Estensione extra-prostatica: presente, diffusa, a livello del lobo sinistro.
La neoplasia raggiunge il margine chirurgico laterale e basale sinistro per una estensione fino a mm. 6. Grado di Gleason 4 presente sul margine di resezione positivo.
La neoplasia infiltra la vescichetta seminale sinistra.
Vescichetta seminale destra indenne.
Restante parenchima prostatico sede di PIN alto grado e prostatite cronica riacutizzata.
La neoplasia interessa il 40% circa del tessuto prostatico esaminato.
F. Tessuto muscolare libero da neoplasia.
G. Tessuto muscolare e periuretrale libero da neoplasia.
Stadio pT3b NO Mx (R1 ); totale esaminati 14 linfonodi.
dopo un mese e mezzo ha fatto, qualche giorno fa il primo dosaggio del psa ed il valore risultante è 0, 05 ng/ml
Prossima settimana abbiamo appuntamento con urologo per decidere la terapia da seguire, secondo il vostro giudizio si dovrebbe fare una radioterapia adiuvante e/o una ormonoterapia? oppure bisogna attendere monitorando il psa. grazie in anticipo
Risposta del 26 luglio 2014
Risposta a cura di:
Dott. GIUSEPPE DIONE VULTAGGIO
L'unico trattamento adiuvante riconosciuto nel tumore prostatico è quello radioterapico. Nel caso in questione l'indicazione è data innanzitutto dal riscontro di invasione extraprostatica (lobo sinistro) con margini positivi (sostanzialmente significa che è rimasto un residuo di malattia) sia dal Gleason elevato che, secondo molti esperti rappresenta un indicazione all'adiuvante anche dopo un intervento realmente eradicante (margini negativi ). Da un punto di vista medico non ci sono dati su trattamenti chemioterapici effettivamente efficaci in regime adiuvante; lo stesso dicasi per l'ormonoterapia anche se in molti ricorrono alla somministrazione di casodex nell'intervallo compreso tra l'intervento e l'inizio effettivo della radioterapia (che, in molti casi può durare alcuni mesi ). Su questo punto, infine, bisogna precisare che, COMUNQUE, a prescindere dall'eventuale assunzione di una ormonoterapia intercorrente (leggi: Casodex) il tempo intercorso tra intervento e inizio RT NON deve essere SUPERIORE a 3 mesi
Dott. giuseppe dione vultaggio
Medico Ospedaliero
Specialista in Oncologia
Castelfranco Veneto (TV)
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