01 marzo 2011
Aggiornamenti e focus
Malattie rare, una su due è neurologica
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«Il 50% delle malattie rare, inserite nel catalogo mondiale, è di natura neurologica, comporta cioè una compromissione neurologica. Il neurologo ricopre dunque un ruolo chiave nella diagnosi e nel trattamento di patologie del genere». A rilevarlo è Antonio Federico, presidente della Società italiana di neurologia (Sin) in occasione della IV edizione della Giornata mondiale delle malattie rare svoltasi ieri. «Diagnosticare una malattia rara non è affatto facile» spiega «e in Italia spesso la giusta diagnosi arriva con un ritardo di circa 3-6 anni per le forme infantili e di 5-10 anni per le forme adulte. Ma ciò che colpisce davvero è che su 749 patologie rare, 401 siano di tipo neurologico e 348 di altra natura». Vista questa loro caratteristica, le malattie rare sono «un'incredibile opportunità per la ricerca clinica e di base» prosegue Federico «per comprendere le normali funzioni dei sistemi cellulari, rappresentando un vero e proprio modello di studio per le malattie più comuni. Tutti gli operatori sanitari, soprattutto i neurologi, dovrebbero aggiornarsi costantemente sulle malattie rare, la diagnosi e le terapie». La Sin, visto il peso assistenziale di queste patologie, ha programmato di dedicare ampio spazio alla formazione dei futuri neurologi per facilitare la diagnosi e l'assistenza in tale campo, e ha aperto una finestra presso il proprio sito www.neuro.it sulle malattie neurologiche.
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