05 marzo 2012
Aggiornamenti e focus
Anoressia, malattia socialmente contagiosa
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Il condizionamento derivante dalla moda e dalle coetanee ispirate a modelle con corpi magri rappresenta un elemento di forte diffusione dell'anoressia, al punto da poterla considerare socialmente contagiosa. Non a caso è molto diffusa in francia, paese in cui le donne sono generalmente più esili, rispetto alla media. Lo rileva una ricerca della London school of economics and political science (Lse), segnalata da Reuters, che ha condotto uno studio, in via di pubblicazione, su quasi 3000 giovani donne. Il fenomeno è stato studiato secondo i criteri tipici dell'economia, ed è stato riscontrato che, scrivono gli autori, la pressione del gruppo di coetanei è una delle influenze più significative sull'autoimmagine. La ricerca degli economisti della Lse ha dimostrato che sta diventando sempre più evidente che gli standard dell'aspetto fisico sono motivazioni importanti e potenti del comportamento umano, soprattutto per quanto riguarda la salute e il cibo. «Abbiamo scoperto» scrivono gli autori «che la pressione sociale, generata dalla forma e dall'aspetto delle coetanee costituisce un fattore determinante per spiegare l'anoressia nervosa e la distorta percezione di sé del proprio corpo». Le conclusioni sono state raccolte su 2.871 donne in età compresa tra i 15 ei 34 che hanno riportato il loro peso, altezza, abitudini alimentari, età, sesso, stato civile, livello di istruzione, categoria professionale, gli atteggiamenti politici e la percezione critica della propria immagine corporea. L'anoressia veniva diagnosticata quando indice di massa corporea inferiore a 17,5.
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