Abbronzatura a tutti i costi, anche correndo rischi

L'abbronzatura perfetta continua a mantenere un elevato grado di popolarità e appeal e poco importa se i tumori cutanei dovuti ai raggi ultravioletti sono in costante aumento nel mondo. Questa considerazione emerge da una ricerca condotta dall'American academy of dermatology su un campione di oltre 1.000 persone di entrambi i sessi di età superiore ai 25 anni, tra cui almeno 200 soggetti con fenotipo molto chiaro, quindi a maggiore rischio di incorrere in patologie cutanee. Sorprende che il 58% degli intervistati conosce i rischi che corrono esponendosi troppo al sole, ma anche che non vogliono preoccuparsene. Infatti solo il 14% spalma un filtro protettivo sulla pelle quando passa gran parte del tempo all'aperto nella bella stagione. Eppure negli Stati Uniti non mancano le campagne di informazione e di sensibilizzazione sull'argomento. Ma anche in Italia le cose no vanno certo meglio: «Gli italiani adorano il sole. Ma anche in Italia il melanoma è in crescita esponenziale, con 7.000 nuovi casi all'anno e con ancora 1.500 decessi all'anno» commenta Gianmarco Tomassini, coordinatore nazionale gruppo melanoma dell'Adoi, Associazione dermatologi ospedalieri italiani. Il sole è dannoso per la pelle anche per molti altri motivi, ricorda l'esperto: «Le patologie da over-esposizione ai raggi ultravioletti vanno dalle rughe precoci alle cheratosi, dalle reazioni allergiche alle macchie scure fino ai tumori epiteliali come il carcinoma basocellulare e lo spino cellulare». Per diffondere una cultura della corretta esposizione al sole partirà a fine maggio e proseguirà nel mese di giugno la quarta edizione del progetto di prevenzione del melanoma e di educazione al comportamento responsabile al sole My skin Check, supportato dalla Associazione dei dermatologi ospedalieri italiani. La campagna prevede un tour nelle principali città italiane per informare sull'importanza della prevenzione del melanoma e della corretta esposizione al sole.